Brescia, è l’ora del via di una stagione «sempre in trasferta»
Cercasi disperatamente un Diamante per sempre, per il Baseball Brescia. Il diamante è il campo di gioco del baseball, che ha la forma della pietra preziosa. Brescia ne è priva. Si sperava che l’annuncio del via libera all’acquisto e alla trasformazione di un’area a sud di Brescia - dalle parti della Poliambulanza o di San Polo - potesse essere dato dall’ente municipale, in Loggia, in occasione della presentazione ufficiale del nuovo campionato di serie A (quest’anno A1 e A2 confluiscono nello stesso campionato) a cui parteciperanno i bresciani esuli, a partire da domenica 23 maggio (l’esordio, in terra meneghina, è contro il Senago), ma il consigliere delegato allo sport Fabrizio Benzoni ha affermato: «Spero che decisioni siano prese a breve. La situazione si trascina da anni. Stiamo studiando una soluzione».
La situazione sportiva è davvero da sacrificio eroico. I bresciani non possono giocare più in casa dopo l’allontanamento dal campo del Cus e le squadre sono costrette a una perenne trasferta, quest’anno si giocano tre turni a Senago, per la prima fase di campionato, in un girone che registra il ritiro del Bollate.
La società sportiva funziona, è stato detto durante l’affollata conferenza - alla presenza di dirigenti tecnici giocatori e delle ragazze del softball -, ma è fortemente penalizzata dalla mancanza di un campo-base.
Situazione spinosissima, che vede le squadre dei piccoli allenarsi a Marcheno, quelle dei «grandi» prepararsi sull’inadatto terreno di un campo da hockey e a giocare, in partita, sempre al di là dei confini provinciali. Solo una squadra di baseball - quella dei ragazzi non vedenti - ha avuto l’autorizzazione del Cus a giocare in via Branze -, non distante dall’Università statale. Le parole.
«Abbiamo aspettato tanto - ha affermato il neo-presidente del Baseball Brescia, Antonio Manfredini, che ha al contempo svelato alla stampa il nuovo logo del club -. Penso che sia finito il tempo dell’attesa. Serve un segno concreto da parte dell’Amministrazione comunale. La volontà delle Amministrazioni territoriali (Comune e Provincia) di trovare una sistemazione definitiva agli oltre 180 tesserati pareva essersi concretizzata nell’individuazione di un’area. Ma negli ultimi sei mesi non risulta ci sia stato alcun progresso».
«Trasferte su trasferte - ha affermato Tiziana Gaglione, presidente provinciale del Coni -. Ma se si affianca un’Amministrazione sensibile al mondo dello sport, ci sono buone premesse». «Teniamo duro - ha aggiunto il vice-presidente del Baseball Brescia, Stefano Sbardolini -. Il nostro movimento continua a crescere». Infine, ha preso la parola Barbara Menoni, giocatrice e consigliere federale Fibs: «Lo sport è un diritto sacrosanto - è stata la sua chiosa -, che deve essere portato avanti a tutti i costi».
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