Brescia, col Monza serve un’altra serata carica di magia
Le partite difficili creano uomini forti, gli uomini forti creano partite niente affatto facili, ma mentalmente affrontabili al 100% e alla pari. E allora, stasera che sera: alle 20 su il sipario sulla semifinale d’andata play off contro il Monza. In alto i cuori biancazzurri: quelli che per la verità stanno già «sventolando» come badiere gonfie d’orgoglio. Che è il sentimento lasciato in eredità dalla partita contro il Perugia. Che è ancora lì, ma allo stesso tempo già lontana. Perché quelli che abbiamo davanti saranno 180’ di altro fuoco da fiamme altissime. C’è il primo round, ma ce ne sarà anche un secondo con tutti i risvolti psicologici, e di regolamento, del caso.
Per il Brescia la missione è vincere almeno una delle due sfide contro i brianzoli sui quali è stavolta rovesciato il favore del campo e dei due risultati su tre: in caso di parità dopo la doppia contesa e senza passare dai supplementari, sarà la squadra biancorossa a prendersi la semifinale. Ma in fondo, che importa: nemmeno contro il Perugia il Brescia aveva potuto concedersi calcoli perché tanto è una squadra che dei calcoli non sa che farsene. Dunque va bene così.
Si diceva anche (in ragione di un campionato in deficit tra le mura amiche) che il Brescia non sapesse gestire la pressione del Rigamonti (dove comunque, al di là dei tantissimi sanguinosi pareggi non si conosce sconfitta dal 5 dicembre scorso, proprio con il Monza): anche a sfatare questo mito, oltretutto davanti a quasi 11.000 (e anche stasera saremo giù di lì) è servita la vittoria in doppia rimonta col Perugia. Ciò che il Brescia doveva ancora scoprire su stesso, è stato disvelato.
Crederci
E ci sono tante buone ragioni per avere fede. Dall’autostima ritrovata alla condizione fisica perché una squadra che chiude in crescendo e vincendo, sta bene. Andrà messa in conto un po’ di stanchezza: ma l’adrenalina potrà arrivare in qualche caso in aiuto delle gambe. Poi ci sono state le risposte concrete da parte degli attaccanti puri, ma anche da chi li ha innescati come Jagiello che è frizzantino già da qualche gara e che ora davvero in caso può essere messo alla prova come uomo dell’ultimo passaggio. Certo, c’è una tegola (tegolona) Cistana con la quale fare i conti: è il leader della difesa ed è prezioso nell’impostazione. Un’assenza così, è una messa alla prova di maturità per un Adorni ancora mai del tutto padrone della causa e un Mangraviti che ogni volta che è stato chiamato dalla panchina dopo lunghi periodi non ha mai tradito.
Il bello è che la scarica rilasciata dalla gara di sabato, aiuta ad attutire mentalmente meglio anche il colpo di un’assenza così. E ogni modo, a ciascuno il suo forfait «di lusso»: a Stroppa mancherà il vice cannoniere ed elemento tattitco determinante Valoti oltre a Ramirez, Sampirisi, Favilli e lo squalificato Caldirola (ex come il micidiale Machin e Mazzitelli, poi c’è il bresciano Colpani).
Al Rigamonti
C’è pressione sul Brescia che appunto deve trovare almeno una vittoria nella serie, ma a livello assoluto questa grava più sul Monza (ferito o non ferito, non riguarda il Brescia) e se non fosse chiara l’«urgenza» di serie A dei biancorossi dalle spese folli (in 4 anni investiti quasi 72 milioni di euro), stasera a Mompiano oltre all’immancabile Galliani ci saranno salvo forfait dell’ultima ora (ma ieri la scorta ha fatto un sopralluogo) anche Silvio Berlusconi (ultima volta al Rigamonti 31 anni fa. A proposito: ieri il Cavaliere ha detto di sperare nello scudetto al Milan e nella serie A del suo Monza) e l’ex senatore, suo consigliere, Marcello Dell’Utri.
Cosa aspettarsi? Di certo un copione molto diverso da quello col Perugia perché il Monza è squadra agli opposti: gioca e lascia giocare. Sarà anche una interessante sfida tra due allenatori «di pensiero». Volere, è mezzo potere. Tutti insieme, ancora una volta: forza Brescia.
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