Sport

Brescia calcio, si mobilitano anche Linus e Zazzaroni

Personaggi dello spettacolo si agganciano all’hashtag: «Salviamo il Brescia»
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Il dramma sportivo che sta vivendo il Brescia calcio è arrivato anche a chi solitamente non segue le vicende delle rondinelle, ma sa che questa realtà ha dato al calcio italiano campioni e risultati di un buon livello.

Quasi 104 anni di storia che stanno per essere spazzati via non possono passare inosservati. Così nelle ultime ore anche due personaggi dello spettacolo come il dj Linus e il giornalista sportivo Ivan Zazzaroni si sono mobilitati facendo sentire la loro voce.

Entrambi hanno per altro un legame con la nostra città: Linus, noto appassionato di corsa, è molto amico della famiglia Rosa e dello studio Marathon mentre Zazzaroni è il compagno di Monica Gasparini, volto dei telegiornali Mediaset, bresciana di Mompiano.

Linus ha aperto la seguitissima trasmissione di ieri «Deejay chiama Italia», in onda tutte le mattine alle 10 su Radio Deejay e Deejay Tv e in replica la sera, facendo sentire il messaggio di un’ascoltatrice che diceva: «Salvatelo voi due il Brescia».

Da lì è nata una serie di aneddoti e racconti su Baggio e Guardiola, su Pirlo e Mazzone, su Gino Corioni, sulle pagine più belle di un club che ad inizio anni Duemila ha sfiorato la Coppa Uefa. Probabile che nei prossimi giorni l’argomento venga ancora trattato: Linus e il compagno di viaggio Nicola Savino (conduttore anche di «Quelli che il calcio», la storica trasmissione Rai della domenica pomeriggio) hanno promesso che seguiranno l’evolversi della situazione, sperando in un evento positivo.

Ivan Zazzaroni, già cronista del Corriere dello Sport e direttore del Guerin Sportivo, è attualmente noto oltre che per condurre proprio su Deejay una trasmissione di calcio anche per essere uno dei giudici del programma televisivo «Ballando con le stelle». Zazzaroni sul suo profilo Facebook ha scritto: «Rischia seriamente di fallire il Brescia, club che appartiene alla storia del nostro calcio. Uno scempio da evitare». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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