Brescia Art Marathon, Bernard Too «prenota» il futuro
Il record della manifestazione non è arrivato, ma la quindicesima edizione della Brescia Art Marathon ha comunque espresso contenuti tecnici di valore.
Bernard Too si è imposto in 2h09’47’’, una quarantina di secondi oltre il tempo da primato fatto segnare l’anno scorso dal keniano Reuben Kerio (2h09’05’’).
Il venticinquenne keniano era all’esordio sulla distanza dei 42 chilometri e 195 metri e la prima è stata da applausi: ben guidato dalla lepre Magut Kwambai fino al 35esimo chilometro, quando la sfida è diventata un duello ha avuto rapidamente ragione dell’altro connazionale, Kennedy Cheboror, poi giunto secondo al traguardo in 2h10’21’’. Anche Kwambai ha voluto concludere la gara, terzo in 2h12’03’’.
Come facilmente prevedibile, i tre keniani hanno fatto corsa a sé, rendendola comunque incerta sino al 37esimo chilometro. Per la gioia dello staff del dottor Gabriele Rosa, soddisfatto dell’esordio internazionale di Too (alla prima gara fuori dai confini keniani) e della prestazione complessiva del terzetto.
I migliori tempi stagionali nella maratona a livello mondiale sono più bassi (soprattutto per i tempi fatti segnare a Tokyo, Dubai e Siviglia), ma la Bam negli ultimi anni si sta connotando come occasione di lancio di nuove promesse della specialità: le strade di Brescia hanno detto che su Bernard Too si può lavorare e puntare per un futuro da protagonista.
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