Brescia, è febbre da serie A: in coda dall'alba per l'abbonamento
Alle 7 erano già un centinaio, in coda lungo il marciapiede di via Solferino, fuori dal nuovo store del Brescia Calcio. Obiettivo: aggiudicarsi l'abbonamento per la stagione alle porte.
I primissimi della fila sono piantonati lì dall'una di stanotte, gli altri mattinieri sono arrivati alla spicciolata dalle quattro in avanti. Il clima è scanzonato, sono organizzatissimi anche per fronteggiare l'afa - cappellini, borse frigo e sedie da campeggio -, qualcuno distribuisce piccoli talloncini di carta con il numero che corrisponde all'ordine di arrivo. «Così evitiamo discussioni inutili, che già fa caldo. Per essere qui mi sono preso un giorno di ferie» racconta un fedelissimo.
Sono determinati: «Quest'anno l'abbonamento allo stadio proprio non me lo perdo», ci dice una ragazza. Lei e le sue amiche sono arrivate alle cinque e si sono accaparrate anche la seduta sui gradini del palazzo. Non male, per un'attesa che si prospetta tutt'altro che breve. «Io voglio l'abbonamento in Curva Nord, sono abituato a guardare le partite da lì» ci dice un tifoso che indossa la maglia ufficiale della squadra.
Oggi alle 9 apre il nuovo store del Brescia calcio in via Solferino 55/d, a pochi metri dal vecchio negozio che comunque resterà ancora operativo perché è lì che chi si vuole abbonare e non è in possesso della membership card dovrà recarsi per sottoscriverla. A proposito di abbonamenti: la tessera vera e propria andrà poi sottoscritta presso i nuovi locali. Oggi tra l’altro inaugura la vendita libera (tabella prezzi sul sito del Brescia).
Più di un tifoso si è lamentato per la scelta del Brescia di mettere in vendita da oggi 100 abbonamenti di curva Nord Under 14 a solo un euro: i vecchi abbonati che hanno sottoscritto una tessera anche per i propri figli o fratelli o nipoti under in sede di prelazione lamentano di averlo fatto a tariffa intera. Viene vissuto come un’ingiustizia il fatto che questa opportunità sia data a nuovi abbonati.
A proposito di sentimento di ingiustizia, è quello che sentono anche i disabili rimasti senza agevolazioni. Alcuni di loro si sono organizzati e hanno chiesto e ottenuto un appuntamento nella sede del Brescia.
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