Boscaglia in pole per il Brescia dopo sei anni al Trapani
Un occhio al palazzo, con il Modena e il Catania davanti in un’eventuale graduatoria per il ripescaggio, e l’altro al campo, per prepararsi a ripartire dalla Lega Pro. Il futuro prossimo del Brescia Calcio veste la maglia dell’Avellino, atteso al Rigamonti domani alle 20.30, ma più che all’ultima partita del campionato la società guarda alla prossima stagione, con Roberto Boscaglia in prima fila per la successione di Alessandro Calori.
Boscaglia, 47 anni, centrocampista per un decennio nella squadra della sua città (Gela), dopo aver vinto un campionato di serie D con l’Alcamo e uno di Eccellenza con il Nissa, dal 2009 al marzo scorso ha allenato il Trapani portandolo dalla serie D alla serie B, fino all’esonero dello scorso marzo, quando sulla panchina dei siciliani arrivò Serse Cosmi.
Fautore di un calcio aggressivo, basato sull’attacco degli spazi e sulle ripartenze ficcanti, il tecnico ci fa capire che sa dell’interesse del Brescia: «Per ora sono solo voci, che sicuramente fanno piacere. Stiamo parlando di una piazza molto importante, come si può dire no al Brescia?».
Boscaglia avrebbe anche un gruppo di fedelissimi pronti a seguirlo, sui quali costruire il nuovo Brescia. Si tratta di giocatori in scadenza di contratto con il Trapani, come Antonino Daì, 30 anni, terzino che può giocare sia a destra che a sinistra, Francesco Lo Bue, 26 anni, nato come esterno alto di destra e forgiato terzino da Boscaglia, Luca Pagliarulo, difensore centrale, 31 anni, Simone Basso, 33 anni, esterno alto e Giovanni Abate, attaccante trentaquattrenne.
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