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Boscaglia: «Di questo Brescia mi piace la volontà»

Roberto Boscaglia trae spunti positivi dall'amichevole col Ciliverghe e guarda alla sfida di Coppa Italia con la Cremonese
BOSCAGLIA: "TESTA ALLA CREMONESE"
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La volontà e l’abnegazione della squadra sono promosse. La seconda, per Roberto Boscaglia, è addirittura da dare per scontata «perché chi non mi segue, semplicemente, sta fuori», afferma sorridendo.

Non va bene, invece, quando le rondinelle «sbagliano l’idea» del calcio che lui vuole proporre. «Il gesto tecnico può essere imperfetto, questo ci sta - prosegue Boscaglia -. I concetti, invece, devono essere assimilati e centrati il prima possibile».

Roberto Boscaglia, in senso generale, trae spunti positivi dall’amichevole col Ciliverghe. Con un avversario sulla carta più forte dei precedenti incontrati in questo precampionato, il suo Brescia torna a segnare.

«La settimana scorsa - confessa il tecnico - eravamo stanchi. Adesso, più passano i giorni, più abbiamo carichi nelle gambe. Ma è altrettanto vero che iniziamo a smaltirli. Col Ciliverghe abbiamo sbagliato qualche gol. Ma, in generale, vedo progressi».

Stavolta i minutaggi sono cresciuti. Pochi cambi, tanti giocatori che si sono fatti 80 o anche 90 minuti in campo. «Domenica si fa sul serio. C’è la Coppa Italia. Giochiamo per il passaggio del turno. Mettere tempo nelle gambe è fondamentale».

E quando si chiede all’allenatore se la squadra vista a Molinetto sarà quella anti-Cremonese Boscaglia fa un passo oltre. «La formazione di oggi non sarà soltanto quella di Coppa. Le risorse a disposizione sono limitate. Se ci si muove in uscita si potrà puntellare la rosa, altrimenti...».

Avere a che fare con un gruppo così giovane, per il tecnico, è comunque un ottimo stimolo, anche perché «questi ragazzi sono davvero interessanti e con loro lavoro in armonia». E poi, più avanti, ci sarà Andrea Caracciolo, «un calciatore che ha ben poco a che vedere con la categoria - afferma l’allenatore -. Ma non dobbiamo calcare troppo la mano su questa attesa: caricare eccessivamente Andrea non farebbe bene in primis al giocatore stesso».

Tra i migliori in campo c’è Morosini. Calciatore che offre uno spunto per un’analisi tattica a più ampio raggio. «Leonardo è un giocatore polivalente - afferma Boscaglia -. In questo match ha trovato subito la posizione tra le linee e cercarlo è risultato molto naturale. L’alternativa è allargare il gioco sugli esterni, e quelli bassi devono muoversi meglio. Dobbiamo imparare a sfruttare l’ampiezza del campo: verticalizzare è giusto, ma non possiamo farlo sempre. Le difese là in mezzo ti chiudono sempre...».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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