Basket

Supercoppa: Orzinuovi dà tutto in rimonta ma cede alla Fortitudo

Pietro Marchesi
La finale ai forti bolognesi per 97-91: il Gruppo Mascio riesce a recuperare terreno ma alla fine perde lucidità
Gabe Devoe III, guardia di Orzinuovi - Foto Ciamillo Castoria © www.giornaledibrescia.it
Gabe Devoe III, guardia di Orzinuovi - Foto Ciamillo Castoria © www.giornaledibrescia.it
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Orzinuovi s’inceppa sul più bello. La finale di Supercoppa tra Gruppo Mascio e Flats Service Fortitudo Bologna, purtroppo, va al blasonato club emiliano, che si impone 97-91. Sempre in rincorsa, la squadra di coach Ciani ha la forza di riaprire un match indirizzato, salvo steccare nelle battute conclusive, complice anche le fatiche delle ultime ore.

In casa Orzinuovi, con gli americani che timbrano il cartellino (Devoe III 22, Williams 17), un plauso merita il terzetto Costi-Bertini-Moretti, autore di trentanove punti combinati. La Fortitudo ringrazia invece Mian, che segna 29 punti, con otto triple a bersaglio. Il «nuovo» Gruppo Mascio sfiora il colpaccio (un primo trofeo) poco dopo la sua nascita, e torna dalla spedizione livornese con buone indicazioni.

A viso aperto

Le finaliste non si risparmiano scoprendo da subito le carte. Se la favorita Fortitudo Bologna predilige una rapida circolazione di palla con il tiro dall’arco come prima opzione, di contro il Gruppo Mascio è più manovriero e non disdegna l’occupazione del pitturato con Williams abile a non dare punti di riferimento. Come già avvenuto nella vittoriosa semifinale contro Cantù, la partenza non è ad handicap e la panchina è subito protagonista con Moretti - l’ex Latina è sempre più sorprendente - e Bertini già in formato campionato (23-22 al 10’). Nel secondo periodo Orzinuovi finisce nella ragnatela bolognese.

L’intensità e la durezza dei contatti fisici subisce un’impennata e, grazie a un roster più esperto e scafato la Effe incanala la contesa su binari a sé più congeniali. Ogni possesso di Vencato e compagni è sistematicamente sporcato, circostanza che produce palle perse da cui derivano facili transizioni per gli avversari. Se aggiungiamo che Bologna tira con oltre il 50% dalla lunga distanza, ecco come la doppia cifra di svantaggio sia inevitabile (53-42 Bologna al 20’).

Dopo la pausa

Al rientro dalla pausa il Gruppo Mascio aumenta l’efficienza offensiva, ma Bologna risponde con puntualità. Come spesso accade, invertire l’inerzia cammin facendo è impresa di per sé già ardua, ma sul parquet di Livorno i meriti degli avversari sono certificati dai numeri. Orzinuovi scalda la mano dall’arco - ottimo Bertini con due triple di pura classe -, con la Fortitudo che altresì prosegue nel solco della prima metà di gara grazie a un Mian capace di mettere a referto già sette bombe (78-67 Fortitudo al 30’). Gli ultimi dieci minuti sono croce e delizia. Perché Orzinuovi non specula e, grazie a un mix di coraggio e sfrontatezza, riapre la contesa.

La chiave è sempre la stessa: il tiro dall’arco. In uscita dalla panchina Costi è infuocato - le triple a bersaglio nel periodo sono ben quattro - e con Bertini finalmente continuo, il Gruppo Mascio azzera le distanze regalandosi un arrivo al fotofinish. Ma sul più bello l’acido lattico fa il resto e lo sforzo profuso da Vencato e compagni si rivela insostenibile. Così gli ultimi possessi premiano la Fortitudo, più cinica e sorniona.

Perdere una finale brucia, ma non c’è tempo per rimuginare. Il campionato è ai nastri di partenza e la prima sfida in programma domenica al PalaBertocchi è proprio contro Cantù.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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