Questa Germani «scioglie» anche Miro Bilan
Il canestro da tre punti segnato da Miro Bilan nel finale della gara vinta con Milano, sul +3 a 37 secondi dalla sirena finale, in un altro contesto avrebbe avuto il valore di un pungo da ko tecnico. Si tratta di un canestro non banale, segnato in un momento ancora meno banale e infatti la conseguenziale esultanza di un giocatore puramente balcanico nello spirito non è stata ordinaria:
«Non sono un giocatore che mostra spesso le sue emozioni in campo, non mi piace farlo perché preferisco prima vincere la partita e poi possiamo sorridere e divertirci - ha spiegato lo stesso Bilan ieri sera a Basket Time - non mi piace l’idea di esultare dopo ogni canestro, per come sono cresciuto non è la maniera giusta di interpretare questo gioco, ma quella con Milano è stata una situazione particolare dove il tiro ha chiuso la partita per cui ho potuto lasciarmi andare».
Una giocata che ha determinato l’esito di una gara fondamentale per il cammino della Germani anche se coach Magro non la aveva esattamente disegnata così: «Sostanzialmente è successo che in quell’attacco non siamo riusciti a creare nulla con il primo pick ‘n roll giocato da Christon e la palla è finita ad Amedeo (una capacità delle grandi squadre è anche quella di affidarsi all’istinto dei propri leader, ndr): io ho guardato il cronometro, ho capito che non avevamo tempo per fare granché per cui ho deciso di aprirmi dopo il blocco perché sapevo che mi avrebbero lasciato libero.
Il mio pensiero è stato in questa situazione è il miglior tiro che possiamo costruire e fortunatamente poi ho segnato per cui è stato il finale perfetto sia per la partita che per l’anno».
Focus
Un altro tassello in una stagione d’esordio con la maglia di Brescia particolarmente positiva per il centro croato che era arrivato in estate proprio per dare una nuova dimensione alla Germani: «Anche dopo tanti anni continuo a sentire sempre grande pressione su di me perché sono dell’idea che in ogni partita devi dimostrare il tuo valore (una forma mentis molto radicata nei giocatori della ex Jugoslavia, ndr) a cui non fa eccezione il lungo 34enne - non sono in grado di prendermi una partita di riposo, poi quest’anno è tutto più facile perché stiamo vincendo tanto e quando sei uno dei leader di una squadra che sta facendo così bene diventa tutto più divertente, è la sensazione più bella del mondo».
Ora Bilan e compagni per chiudere un girone d’andata ai limiti della perfezione dovranno affrontare la scivolosa trasferta del PalaPentassuglia, sostanzialmente un testa-coda: «Se uno guarda la classifica non dovrebbe esserci partita, ma la gara è meno scontata di quello che sembra, soprattutto perché giochiamo a Brindisi, in ogni caso se giochiamo al nostro livello non avremo problemi».
Bartley in Puglia
Nel frattempo Brindisi ha deciso di riportare in Italia Frank Bartley che lo scorso anno con la maglia di Trieste chiuse la stagione da miglior marcatore del campionato a quota 19,5 punti di media. L’esterno della Luisiana, reduce da un’esperienza in Cina, è atterrato in Puglia ieri sera e oggi verrà tesserato in tempo per essere a disposizione di coach Sakota per la sfida di domenica.
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