Petruccelli, il passaporto e i pensieri di coach Meo
Con il passaporto italiano in dirittura d’arrivo, il prossimo anno John Petrucelli non costringerà la Germani a spendere un visto per averlo in squadra. Ma se, dopo l’acquisizione dello status di italiano, dovesse anche giocare una gara ufficiale con la maglia azzurra, non passerebbe nemmeno più in quota stranieri. Diventando una sorta di «Christian Burns».
Americano, ma in distinta equiparato a Della Valle, Laquintana, Parrillo... Circostanza che permetterebbe alla Pallacanestro Brescia di aggiungere uno straniero, nel medesimo ruolo o in un altro. Il tutto dipende, ovviamente, dalla permanenza del numero 7 in maglia Germani anche il prossimo anno.
In questo senso, esiste un’opzione per la stagione 2022-2023. E, soprattutto, dipende dalla volontà del commissario tecnico della Nazionale Meo Sacchetti e del suo staff di convocare Petrucelli. Al riguardo, stando a quanto raccolto, la Nazionale guarda a «JP» con parecchio interesse. Anche se la Nazionale ha più bisogno di lunghi che di esterni, le prestazioni della guardia-ala agli ordini di Magro sono state tali da innescare una serie di ragionamenti su di lui.
Petrucelli è candidato al premio targato Lba di miglior difensore dell’anno, e può vincerlo. In serie A viaggia a una media di 10.4 punti a gara, tira da tre col 45.7%, ha l’80% ai liberi e recupera 1.4 palloni a partita. Inoltre, cattura 3.2 rimbalzi a gara. Ma la dote principale è quella di saper difendere su praticamente ogni tipo di esterno.
La Nazionale ha in programma per il 4 luglio la gara di qualificazione ai Mondiali contro l’Olanda, più altre due partite tra il 25 e il 28 agosto per la medesima competizione. A settembre c’è EuroBasket. La situazione è in divenire, ma se tutte le tessere andassero al proprio posto (arriva il passaporto, Petrucelli viene chiamato in Nazionale, Petrucelli - che comunque con lo status di italiano farebbe gola alle superbig - resta a Brescia) il mosaico che si comporrebbe raffigurerebbe un’operazione di mercato ad ampio raggio - iniziata la scorsa estate con l’arrivo a Brescia dell’esterno, da Ulm - di clamorosa lungimiranza.
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