Basket

«Per sempre uno di noi», il ricordo di Samuel Dilas dei compagni della Virtus Lumezzane

La cerimonia in ricordo di Samuel Dilas, scomparso a 24 anni per una trombosi prima della partita contro Vicenza
  • I compagni di squadra ricordano sul campo Samuel Dilas
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    I compagni di squadra ricordano sul campo Samuel Dilas
AA

Ricordarlo in campo, ricordarlo nel palazzetto, rende tutto più vero. E vero - purtroppo - lo è. Non resta che stringersi in un abbraccio e sentire, tutti, le lacrime silenziose che bagnano gli occhi, per Sam. 

Ventinove ottobre. C’è sempre qualcosa di opprimente quella volta all’anno in cui l’inverno che avanza porta via al giorno un’ora di luce. Due domeniche fa un malore aveva invece portato via alla famiglia, agli affetti, agli amici e alla Virtus LuxArm Lumezzane Samuel Dilas, il lungo ventiquattrenne spentosi al Civile in seguito a una trombosi che non gli ha lasciato scampo, dopo una degenza per curare una brutta polmonite.

I rossoblù di serie B Nazionale, quel giorno, non avevano giocato la gara di campionato in programma a Padova. La settimana successiva, quella degli ultimi saluti tra Lumezzane e Novellara, le case di Samuel, la squadra era rimasta ferma, e aveva ottenuto la possibilità di non giocare anche il match in programma a Faenza. 

Ieri la LuxArm è tornata in campo per la prima partita ufficiale. PalaLumEnergia, zona Faidana, ore 18. Circa trecento gli spettatori. Tra loro, anche alcuni giocatori delle Minors bresciane. La Virtus sfida Vicenza per la sesta d’andata. La partita è importante, ma al contempo passa in secondo piano. Anche se tutto deve ricominciare, come ricorda il bellissimo jumper solo-rete con cui Vecerina segna i primi due punti dell’incontro per Lumezzane. 

La cerimonia in ricordo di Dilas, prima della gara, è dolce e delicata. Il presidente della Virtus Flavio Bonomi consegna la maglia di Samuel al padre Torsen, alla madre Chiara, alla sorella Maia e alla compagna Marika. Il presidente del Novellara Daniele Mariani Cerati regala invece a Lumezzane la canotta che Sam indossò nella stagione 2016-2017, quando col club reggiano vinse lo scudetto Under 18 Élite.

«Sam per sempre uno di noi», e «Chi per la maglia ha lottato non sarà mai dimenticato» sono le dediche dei tifosi, su striscioni. Tornare a giocare senza un compagno, un amico, è assurdo quanto inevitabile. Ma forse è pure l’unica medicina. Anche i giocatori di Vicenza sono commossi. Quelli di Lume tengono gli occhi bassi, e si abbracciano, mentre viene svelato un poster di Dilas, che resterà per sempre nel palazzetto lumezzanese. Minuto di silenzio. Poi, palla a due.

«Quando siamo tornati in campo per allenarci, il gruppo si è dimostrato, ancora una volta, davvero speciale - commenta l’allenatore dei rossoblù Fabio Saputo -. I ragazzi, sul parquet, sono riusciti a svuotare un po’ la testa. Sono riusciti anche a divertirsi. Non solo questa stagione: se ciascuno di noi avrà una carriera, ogni risultato sarà dedicato a Samuel. Era un ragazzo favoloso».

La LuxArm vince 85-78. Il match è combattuto, e parecchio, ma con spirito cavalleresco da entrambe le parti. A fine gara l’ala diciottenne Andrea Cecchi, Mvp di serata e autore di 22 punti, con gli occhi lucidi accarezza il poster di Sam. La sua maglia, la numero 18, non sarà mai più indossata.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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