Basket

La ricetta di Caupain: «Germani guardia alta. Nulla è mai scontato»

Il playmaker su Teletutto. In Italia «ogni gara è dura». Eurocup? «Fondamentale vincere sempre in casa»
Il playmaker newyorkese Troy Caupain, la regia della Germani - New Reporter © www.giornaledibrescia.it
Il playmaker newyorkese Troy Caupain, la regia della Germani - New Reporter © www.giornaledibrescia.it
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È alla prima esperienza in Italia, ma Troy Caupain, nuovo playmaker della Germani (e protagonista della vittoria dell’altra sera sul Prometey con una prestazione da 18 punti e 5 assist) ha già le idee chiare sulla serie A. «Pensate alla partita di domenica scorsa contro Scafati - ha commentato ieri, negli studi di Teletutto, ospite di Basket Time -: una neopromossa ci ha messo in grande difficoltà e ci ha portati all’overtime. Nulla è scontato». L’Eurocup è invece un mondo a sé, ma c’è una regola precisa.

«Per fare strada è fondamentale vincere le partite in casa - commenta l’esterno newyorkese -. Se riesci a mantenere inviolato il tuo palazzetto, poi il passo successivo è quello di cercare di piazzare qualche colpo esterno». Poi ci sono i passaggi da una competizione all’altra, repentini e infiniti, dato che le due regular season si compenetrano nella somma tra trenta gare nel massimo campionato italiano e diciotto sul palcoscenico internazionale. La Pallacanestro Brescia ha dimostrato di saper reagire mentalmente nel modo giusto, nel transito tra una domenica complicata e un mercoledì molto importante.

«La gara con Scafati - sottolinea Caupain - è stata complessa. Ma dovevamo tornare in campo in tempo brevissimo, e l’Eurocup ci offre la possibilità di rispondere sempre sul parquet. Ci siamo parlati, abbiamo preparato al meglio la gara col Prometey, abbiamo lavorato bene. Dalla palla a due in avanti abbiamo messo in mostra la giusta dose di durezza mentale». I prossimi impegni. Adesso arrivano due trasferte.

Dopodomani, domenica, alle 17, Brescia gioca a Brindisi. Mercoledì la sfida a Ulm, ex squadra di Caupain. In Baden-Württemberg, Troy è stato compagno di Petrucelli. Giocatore con il quale ha un profondo legame. «Ci siamo conosciuti ai Lakeland Magic, in G-League. Poi siamo stati avversari in Israele, ma ci frequentavamo sempre. Ci siamo sponsorizzati con i rispettivi allenatori, siamo stati compagni a Ulm, ed è bellissimo esserlo ancora a Brescia. Per me, una benedizione».

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