Basket

La Germani risorge: con una gran prova affondata Venezia

Per la classifica il successo è di importanza capitale Nella performance corale spiccano Della Valle e Long
LA GERMANI RISORGE
AA

Come l’Araba Fenice. L’animale mitologico che rinasce dalle proprie ceneri. La Germani aveva toccato il punto più basso della propria stagione due settimane fa contro Reggio Emilia, e ieri ha probabilmente raggiunto quello più alto (almeno fin qui) battendo al PalaLeonessa la Reyer Venezia per 80-69. E per certi versi si ripete il copione d’inizio stagione.

Dopo tre ko era arrivata la sterzata, con tris di successi consecutivi. Il «low» dell’Unipol Arena ha restituito ieri un nuovo «high». In una gara giocata bene, contro una potenza del campionato (pur senza Daye), in un ambiente inizialmente freddino - solo 1.687 spettatori -, che si è scaldato grazie alle prodezze dei soliti Mitrou-Long (14 punti) e Della Valle (24, serata fantastica) e, in generale, grazie a una prova corale convincente. A partire da due dei giocatori maggiormente «sotto esame» per il rendimento non stabile, ossia Gabriel e Cobbins (12 punti, 7 rimbalzi, Burns in campo meno di 11 minuti). Magro ha saputo vincerla di strategia.

Con intelligenza tattica, contro un vecchio maestro come De Raffaele. Sfruttando pure la serata nera dei lagunari al tiro pesante (9/37, 25%), la Germani ha variato le soluzioni offensive, non abusando delle conclusioni da oltre i 6.75 e cercando con successo di attaccare l’area. Da tre, comunque, i biancoblù hanno saputo far male quando serviva. Colpisce il dato dei tiri tentati dalla lunga distanza: la Leonessa ci ha provato la metà delle volte (19, con 7 centri). Lo spauracchio Watt ha segnato «quello che doveva», 19 punti, ma Brescia è stata brava a limitare il resto di Venezia, specie l’ex Vitali e Tonut, bloccati a 7 e 6.

Finisce in gloria, con Mauro Ferrari in campo a festeggiare con la squadra. Ad abbracciare tutti i giocatori, e in particolar modo Della Valle. La Germani sale a quota 8 in classifica e osserva senza ansia il resto della giornata, che si gioca oggi. A Milano, tra una settimana, si potrà andare con serenità, prima della partita «all-in» con Cremona.

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Le azioni

  • La Germani contro la Reyer Venezia al Palaleonessa
    La Germani contro la Reyer Venezia al Palaleonessa
  • Una fase della sfida tra Germani e Venezia - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
    La Germani contro la Reyer Venezia al Palaleonessa
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    La Germani contro la Reyer Venezia al Palaleonessa
  • Nazareth Mitrou-Long a canestro contro Venezia - Foto New Reporter Checchi © www.giornaledibrescia.it
    La Germani contro la Reyer Venezia al Palaleonessa

Della Valle fa da subito il suo in attacco. La prima bomba bresciana vale il 13-9 al 5’. A costringere De Raffaele al time-out numero uno è invece la tripla dall’angolo di Gabriel del 18-11. Venezia ha le polveri bagnate. Phillip avrebbe il tempo di bersi una birra prima di concludere da oltre i 6.75, ma si vede la palla sputata dal ferro. Nella successiva transizione, Della Valle trova invece con facilità il fondo della retina. Lo stesso Phillip, tuttavia, ritrova un pizzico di ritmo e permette agli orogranata di rientrare. Dopo 10 minuti è 23-17. La difesa biancoblù ha un buon impatto sul secondo quarto, e spinge gli ospiti verso conclusioni tardive. L’attacco biancoblù è solido anche con le seconde linee in campo. Si tocca il vantaggio in doppia cifra sul 28-17 al 13’. A un volitivo Moore (cinque minuti e mezzo in campo per l’«indiziato» circa una possibile uscita) risponde Bramos da tre: al 15’ è 31-25 Brescia. In evidenza un’autentica magia in penetrazione di Mitrou-Long: in mezzo al traffico, conclusione quasi faccia a terra. Naz segna anche da tre per il 36-25 del 17’. Venezia inizia a innervosirsi, sbaglia ancora e ancora. La Germani lucra, finché non si sblocca Vitali. Ma Moss e compagni reggono al tentativo di spallata.

Alla pausa lunga si va sul 43-32. Della Valle pesta sull’acceleratore in avvio di secondo tempo: Brescia vuole l’allungo. Quando non segna, Amedeo lavora per i compagni. L’alley-oop per Cobbins significa 54-42 al 25’. Nonostante la fatica inizi a farsi sentire, i biancoblù trovano risorse anche dalla circolazione. Meravigliosa quella che porta alla bomba di Mitrou-Long che vale il 57-46 a poco più di due minuti dalla fine del terzo quarto, che termina sul vantaggio per 63-51. De Raffaele prova la zona nell’ultimo segmento di gara e Venezia torna quasi a contatto, dimezzando in poco lo svantaggio. Il parziale orogranata si allarga fino al 10-0. Brescia rompe il digiuno con Petrucelli. E poi bisogna solo tenere i nervi saldi. A 5 minuti dalla fine è 69-62. La mano non trema, la squadra non crolla, torna il sorriso.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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