La Germani ragiona: oltre ai lunghi sotto esame ora anche Moore
Una situazione da risolvere in fretta, in un modo o nell'altro. In casa Germani, come detto , sono in atto valutazioni per quanto concerne la rosa. Che, dopo tre gare perse, altrettante vinte e gli ultimi tre ko filati (Trento, Virtus Bologna e Reggio Emilia), suscita più di qualche dubbio. Eppure, il gruppo assemblato in estate pareva rispecchiare le idee di pallacanestro di coach Alessandro Magro, che ha lavorato fianco a fianco con il responsabile scouting Marco De Benedetto.
Nonostante i risultati tutt'altro che appaganti, esiste qualche resistenza verso il concetto di modificare la rosa. Anche perché l'azione non è semplice. Spendere il visto adesso è ritenuta un'operazione troppo rischiosa. Di solito, la mossa viene fatta in caso di emergenze (ossia infortuni), oppure - semplicemente - più avanti nella stagione, quando ci si potrebbe trovare nell'urgenza di correre ai ripari. Le possibilità di mercato, dunque, si restringono, tra giocatori comunitari oppure atleti già vistati. Si è scritto che a essere sotto esame sono due giocatori del pacchetto lunghi: il centro Michael Cobbins e l'ala grande Kenny Gabriel. Se quest'ultimo ha mostrato evidenti difficoltà in fase realizzativa, è altrettanto vero che lasciarlo partire non è semplice, anche per via di un ingaggio non alla portata di tutti. Cobbins potrebbe a sua volta restare nel roster, ma avere qualche minuto in meno (magari, con più qualità) rispetto a Burns. Il quale, ironia della sorte, sarebbe destinato a tornare titolare un'altra volta, dopo aver cominciato come ideale "cambio", esattamente come era accaduto lo scorso anno.
Gli occhi sono in realtà puntati pure su Lee Moore. Il suo ruolo di "playmaker-non playmaker" o, almeno, il modo in cui lo ha interpretato, pare non convincere. Eppure è un uomo che Magro aveva voluto, anche perché - dopo averlo avuto a Brescia ai tempi in cui era assistente di Andrea Diana - lo ha allenato lo scorso anno in Polonia, al Dąbrowa Górnicza. Tra i portatori di palla, tuttavia, c'è l'intoccabile Naz Mitrou-Long, oltre che, all'occorrenza, Amedeo Della Valle. E, dalla panchina, si può alzare pure Tommaso Laquintana.
Moore (che nella sconfitta dell'Unipol Arena di Casalecchio di Reno contro Reggio Emilia di domenica scorsa è stato comunque il miglior realizzatore della squadra, con 16 punti), potrebbe dunque diventare il principale indiziato di taglio, dato che gioca in una posizione in cui le opzioni non mancano. E a lui si potrebbe rinunciare. Piazzarlo potrebbe non essere impossibile. L'identikit della pedina che può servire parla di un giocatore che non sia una guardia pura (togliere minuti a Della Valle sarebbe un controsenso), e che sappia dare un contributo tanto in attacco, quanto in difesa. Tyus Battle, 24 anni, guardia-ala in uscita dalla Dinamo Sassari, è un nome possibile. In nove uscite, l'americano di Livingston (New Jersey) ha realizzato 7.6 punti di media, con 2.3 rimbalzi e 1.3 assist. Non numeri incredibili, ma a Brescia, in caso, potrebbe trovare riscatto.
Si tratta di una delle possibili opzioni in una situazione comunque magmatica e delicata. La Germani si prepara alla partita di sabato 4 dicembre, al PalaLeonessa, contro la Reyer Venezia. Una gara molto complicata, che si dovrà provare a vincere a ogni costo, anche alla luce del fatto che l'impegno successivo sarà sul parquet dell'Olimpia Milano.
Una decisione circa la mossa di mercato, comunque, non può arrivare troppo tardi. In un senso o nell'altro. E la pausa per le Nazionali, in quest'ottica, pare arrivare al momento giusto. O ci si ricompatta e si inizia da capo, o si cambia.
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