Germani, per Bonetti «un’estate atipica, preludio a soddisfazioni»
Manca davvero poco. Tra sette giorni, di fatto, con il raduno e le visite mediche, inizierà la stagione della Germani. «La nona consecutiva nella massima serie», precisa Matteo Bonetti, protagonista con Graziella Bragaglio tanto della resurrezione della palla a spicchi a Brescia (era il 2009) quanto del ritorno dei colori biancoblù ai massimi livelli nazionali (2016). Per qualcuno la parte centrale di agosto fa rima con ferie. Per chi vive di basket è il contrario. Le vacanze sono finite.
L’estate della Germani
«È stata un’estate atipica - commenta Bonetti -. Abbiamo perso alcuni giocatori di notevole valore, che sarebbero potuti restare». Il riferimento è a John Petrucelli e Nicola Akele. Tuttavia, il «Doc» è sicuro, «siamo stati buoni protagonisti di questo mercato. La squadra che è stata allestita è forte. Ho fiducia nel futuro».
Tra la fine della passata annata e i primi giorni del periodo «off-season» nella piazza era serpeggiata la preoccupazione che la società gestita dall’amministratore delegato di Germani Spa Mauro Ferrari potesse compiere uno o più passi indietro in termini di impegno e obiettivi. In realtà, al netto degli intoppi sulla chiusura del pacchetto italiani, la rosa allestita è di qualità.
La squadra 2024-2025
«Nessuno si è tirato indietro - afferma Bonetti - e la squadra è stata creata seguendo le direttive del nostro nuovo allenatore». Alessandro Magro è stato molto ben voluto all’ombra del Cidneo. Lo era stato nel triennio da assistente e lo è stato ancora di più nel corso degli ultimi tre anni da head coach. Sulla panchina, adesso, c’è Giuseppe Poeta.
«Magro lascia di certo un’eredità pesante - sottolinea Bonetti -. Ma la società ha compiuto la scelta giusta quando ha deciso di puntare sul campano. È giovane, ma è un grandissimo conoscitore di pallacanestro. Ha tanta energia dentro di sé, e sono certo che saprà trasmetterla a tutte le componenti del nostro universo: dai giocatori alla dirigenza, fino agli sponsor».
I giocatori
Amedeo Della Valle, capitano, sarà anche il giocatore con la più lunga militanza in maglia Germani (quattro anni). Sarà la terza stagione per David Cournooh. La seconda per Miro Bilan e Jason Burnell. Poi, ecco tante novità. Nikola Ivanovic, Chris Dowe, Giancarlo Ferrero, Joseph Mobio, Maurice Ndour e Demetre Rivers.
«Dai nuovi - prosegue Bonetti - mi aspetto la capacità di trovare rapidamente l’amalgama. Andrà fatto in pre-season. Trovarsi bene a Brescia non è difficile. Storicamente, la nostra piazza lancia gli atleti verso palcoscenici di prestigio. Lo ha fatto praticamente da subito, dai tempi di Ryan Thompson e Michael Jenkins, e ha proseguito. Mi viene in mente, per restare ai tempi recenti, al passaggio di Naz Mitrou-Long all’Olimpia Milano».
Integrazione, si diceva. «Sì - precisa il "Doc" -, auspicabilmente da subito. Sono convinto che potremo toglierci delle soddisfazioni».
Il ritorno di Mobio
A proposito di «nuovi», per Joseph Mobio si tratta in realtà di un ritorno... «Sono felice che sia qui – sottolinea Bonetti –. È un giocatore che seguo da quando è bambino. In passato, dopo essere cresciuto nel nostro settore giovanile, fece bene a passare alla Stella Azzurra. Oggi torna "a casa", senza dubbio pronto per affrontare la serie A».
C’è un atleta dal quale aspettarsi qualcosa in particolare? «Maurice Ndour – il membro del Consiglio di Amministrazione non ha esitazioni –. Sarà decisamente carico di responsabilità. Dovrà disimpegnarsi da "4" e da "5", dovrà essere in grado di sostituire Bilan, avrà senza dubbio dei compiti anche nella metà campo offensiva. Nel reparto lunghi, oltre tutto, siamo meno coperti, mentre abbiamo abbondanza tra gli esterni».
Le squadre avversarie
Dietro a Olimpia Milano e Virtus Bologna, Bonetti vede «la Dinamo Sassari, che si è mossa molto bene, insieme alla Reyer Venezia e a Tortona. Attenzione poi a Reggio Emilia. Trapani? La campagna acquisti è stata sontuosa – conclude –, poi bisognerà vedere se il club saprà trovare la giusta chimica».
E Brescia? «Potrà essere nel gruppone alle spalle delle due big».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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