Germani, Magro sulla vittoria contro Cremona: «Due punti d’oro»
L’unico rammarico e anche qualche momento di furia a bordo campo, a cui però ha abituato tutti, sono stati generati dal rallentamento della Germani nell’ultimo quarto, che ha impedito di chiudere la gara con un gap siderale. Per il resto, però, coach Magro è contento.
«Conoscevamo l’importanza di questa partita - esordisce l’allenatore della Pallacanestro Brescia -. Ci servivano due punti. Vincere non è mai scontato e questo successo ci dà fiducia. Sono contento dell’impatto sulla gara. Cremona ha mescolato le carte ed è entrata in campo con la zona e un quintetto molto grande. Ma noi abbiamo mosso subito il pallone e trovato soluzioni adeguate. Nell’ultimo periodo ci siamo spenti, ma non desidero lasciare troppo spazio alla delusione per non aver dilagato».
Magro si sofferma anche sulla bella prova di Kenny Gabriel. «Sono felice che si sia sbloccato e che sia andato in doppia-doppia. Più in generale, però, questa volta guardo soltanto ai due punti fondamentali conquistati, che ne mettono quattro tra noi e le ultime posizioni. E ci permettono di andare avanti a macinare la nostra pallacanestro con maggiore fiducia. Consci che il 27 ci aspetta una sfida difficile a Treviso, contro una squadra che ci ha già battuto due volte in Supercoppa. Andremo al PalaVerde per giocarcela. Come avevamo detto alla vigilia di questa gara, per noi si è aperto un mini-ciclo di gare molto delicate».
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Passaggio a vuoto
Circa il momento in cui la Germani ha un po’ tirato i remi in barca, l’allenatore afferma di essersi arrabbiato «perché la squadra ha un po’ staccato la spina. Abbiamo perso molti palloni di fila, e ho detto ai miei giocatori che nella mia squadra non si gioca come al playground. Potevamo fare anche meglio? Sì, ma dobbiamo mantenere uno spirito positivo. Il nostro inizio di gara ha creato il cuscinetto di sicurezza. E in campionato questi sono due punti, e valgono come tali. Quello che è successo nell’ultimo periodo poteva accadere nel terzo quarto, ma così non è stato».
Magro desidera anche allargare il pensiero dalla pallacanestro a temi più «profondi». «Auguri a tutti, auguri ai nostri tifosi. Le feste sono sempre particolari e a Natale si sta con la famiglia. Ecco, io alla mia famiglia, a mia figlia e a mia moglie, devo tutto. Vi assicuro che stare con me non è facile, quando mi "girano". E mi "girano" tutti i giorni».
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