Germani, Magro: «Impariamo a essere contenti della fatica fatta»
Il primato viene confermato con una prova di grande spessore, anche dal punto di vista mentale. La Germani, ancora una volta, trova risorse diverse, ma sempre efficaci, sopperendo anche all’assenza di Gabriel. Coach Alessandro Magro, a fine partita contro Pistoia, esordisce proprio sottolineando l’importanza delle persone prima che dei giocatori.
«Voglio innanzitutto dare il benvenuto a Karter Gabriel - afferma -. Visto che teniamo prima di tutto agli uomini abbiamo dato la possibilità a Kenny di raggiungere la propria famiglia in questo momento felice». Dopo aver rinnovato i complimenti di rito a Pistoia, Magro analizza così la vittoria. «È stata una partita fatta di fiammate. Ovviamente - precisa il coach della Germani - siamo felici per la vittoria e dello scarto, anche se, onestamente, è un dato che non spiega la partita. Pistoia è sempre stata in grado di rientrare. Questo ci deve insegnare a provare piacere anche quando si fa fatica».
L’analisi si sposta sulla prestazione dei singoli giocatori. «Abbiamo fatto la scelta di partire con Cobbins nel terzo quarto per non esporre Bilan a ulteriori falli, dato che ne aveva già tre a carico. Onestamente quel quintetto ha fatto un po’ fatica, ma nel secondo giro di cambi Mike è stato fondamentale, così come lo è stato Miro quando è rientrato. Amedeo Della Valle ha fatto una partita strepitosa all’inizio, poi ha partecipato con grande maturità al gioco collettivo quando c’era da andare a cercare altre situazioni. Poi ci siamo goduti un Massinburg in versione extralusso. Stesso discorso per Petrucelli che, anche se non si vede tanto, nelle pieghe della gara è riuscito a non far mai entrare Willis in partita. Nel quarto periodo ha fatto la stessa cosa con Moore».
Nonostante i novanta punti subiti, la sensazione è che Brescia sia stata in grado di crescere in difesa, al di là della prova «a parte» di Petrucelli. «Credo, sottolineando i meriti di Pistoia, che questa partita sia rimasta in piedi per le loro percentuali al tiro - conclude Magro -. La partita perfetta non esiste, abbiamo fatto sicuramente errori, ma credo che i ragazzi abbiano disputato una gara molto seria, di grande intensità e fisicità».
Bicchiere mezzo pieno anche per coach Brienza che prova a fare scudo sui suoi: «Un arbitraggio discutibile».
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