Basket

Germani, Gabriel: «Con Bologna ci è stato impedito il gioco fisico»

L’ala ieri a Teletutto: «Inizio dalla panchina? Sono un veterano, se serve per me non c’è problema»
GABRIEL: "OCCASIONE PER PRENDERE RITMO"
AA

Kenny Gabriel è un ragazzo diretto, e ha una visione piuttosto netta circa quanto è accaduto lunedì, alla Segafredo Arena, contro la Virtus Bologna. «Avevamo preparato la sfida ed eravamo pronti a giocare una gara fisica - commenta, ospite ieri negli studi di Teletutto, per Basket Time -. Purtroppo, non ci è stato concesso dagli arbitri».

Al centro della trasmissione non c’era soltanto il passo falso della Germani in terra emiliana, ma anche il momento non semplice dell’ala grande americana trentaquattrenne. In questo primo spezzone di stagione ha faticato. E lunedì è stato protagonista di una serata un po’ surreale: cinque falli in meno di tre minuti sul parquet. La sua non-prestazione, per usare un eufemismo, non ha aiutato la Pallacanestro Brescia. «Non mi è mai capitato in tutta la carriera - racconta ancora -. Nemmeno mi ero accorto di aver giocato così poco. Me l’ha fatto notare Della Valle a fine gara».

Per la prima volta da quando è a Brescia - precisamente dalla partita di Casale Monferrato contro Tortona, risalente al 5 novembre - Gabriel non è nello starting five. Al suo posto, Akele.

«Coach Magro mi ha ventilato quest’ipotesi in palestra qualche tempo fa - racconta -. Gli ho risposto che sono uno dei "veterani" della squadra, e quindi mi va bene. Voglio semplicemente vincere. Se questo è il mio ruolo, nessun problema».

Oltretutto, iniziare dalla panchina ha dei vantaggi. «Puoi osservare meglio il ritmo del gioco - prosegue Kenny -. E individuare quali punti del campo sono i più adatti per provare a colpire. Se devo trovare ispirazione nel ruolo di subentrante dalla panchina, inoltre, non devo guardare lontano. Ci sono Burnell e Massinburg che lo fanno benissimo».

Futuro e tre capitoli

Dopodomani, domenica, la Germani ospita Varese. I biancoblù sono nel gruppo delle seconde a 12 punti, alla spalle della Virtus Bologna, che ne ha 14. Ne fanno parte anche Trento, Reyer Venezia e Napoli. Alla fine dell’andata mancano sette partite, al termine delle quali sarà generata la griglia della prossima Coppa Italia. «Sono convinto che, giocando come abbiamo fatto fin qui, potremo vincerle tutte. Dobbiamo aggiustare il ritmo del nostro attacco. In passato correvamo di più. Dovremo essere in grado di mixare le velocità».

Infine, una considerazione generale. «Da agosto a novembre si semina - il suo pensiero -. Il mio primo anno a Brescia perdemmo a Reggio il 21 novembre, e fu il nostro turning point. Da novembre a febbraio si deve iniziare a raccogliere. Da febbraio in poi un giocatore statunitense pensa che si avvicina il momento di tornare a casa... con un titolo in valigia».

Icona Newsletter

@Sport

Calcio, basket, pallavolo, rugby, pallanuoto e tanto altro... Storie di sport, di sfide, di tifo. Biancoblù e non solo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato