Basket

Germani, Cobbins il lottatore: le botte, i crack e la carica per il finale

Il centro ospite a Teletutto: «Ho faticato a star fuori Ora penso alle sfide decisive contro Verona ed Ankara»
Cobbins è stato grande protagonista nel successo contro Milano al ritorno da uno degli infortuni © www.giornaledibrescia.it
Cobbins è stato grande protagonista nel successo contro Milano al ritorno da uno degli infortuni © www.giornaledibrescia.it
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Amedeo Della Valle è chiaramente il faro offensivo della Germani e ci sono pochi dubbi sul fatto che Kenny Gabriel sia la guida spirituale della squadra. La Leonessa, però, può contare anche su un leader vocale come Mike Cobbins: «Radio Amarillo» è sempre accesa fin da quando il centro texano era un giovane prospetto alle superiori. «È cominciato tutto all’high school, dove avevo un coach che era fissato sulla comunicazione in campo. Poi è diventato anche un modo per allenarmi meglio, perché parlare tanto ti obbliga a spendere più energie. Il tocco finale è arrivato al college, dove mi hanno chiesto di parlare sempre più spesso e con voce sempre più alta, ma alla fine è una cosa che fa parte di me e che mi porto dietro da tutta la carriera».

Gli infortuni

Proprio questa sua caratteristica, oltre alle importanti doti difensive, ha portato al rinnovo contrattuale dopo l’ottima stagione scorsa. Cobbins ha lavorato duramente in off-season per farsi trovare ancora più pronto ai nastri di partenza, ma gli infortuni lo hanno tormentato sin dall’inizio di novembre.

Il giocatore classe 1992 ha cominciato subendo un inusuale infortunio al bulbo oculare nella gara di Eurocup contro Bourg en Bresse. «È stato un episodio sfortunato - racconta ai microfoni di Basket Time - ed è molto frustrante mentalmente saltare delle partite per questo tipo di infortuni. La cosa più incredibile è che non hoi memoria dell’accaduto, ma fortunatamente sono riuscito a recuperare in fretta». Così velocemente da contribuire due settimane più tardi al successo su Tortona con 4 punti e 12 rimbalzi in 25 minuti: «Odio rimanere fuori, come ogni giocatore, essere a bordocampo e non poter giocare è molto frustrante. Quando sei seduto lì, la voglia di tornare in campo accende un fuoco che cresce dentro di te, pronto ad esplodere quando puoi rientrare».

Non tutti i giocatori hanno la stessa capacità di reazione agli infortuni, ma Cobbins ha già dimostrato di che pasta è fatto e lo ha dovuto fare nuovamente a fine gennaio. Il centro texano, infatti, è stato costretto a saltare 5 gare di campionato e 4 di Eurocup per un problema al tendine d’Achille, ma soprattutto a rinunciare a quella che poi si è rivelata un’epica Coppa Italia. «È stata una sensazione strana, perché è una cosa che mi ha fatto davvero male, ma contemporaneamente mi ha reso molto felice - sottolinea il numero 20 biancoblu -: il fatto di non poter giocare è stato difficile da accettare, ma ho provato a dare una mano ai miei compagni in tutti i modi possibili, soprattutto con la mia voce».

Il lungo nato ad Amarillo ha dovuto attendere il mese di marzo per tornare in campo, giusto in tempo per regalarsi una serata da protagonista nel roboante successo su Milano. L’influenza lo ha poi tenuto lontano dal campo nella trasferta di Napoli (chiusa con il successo 82-79), ma ora Cobbins è pronto a fare la sua parte nel momento clou della stagione. «Quella contro Verona è una gara da vincere, una partita che dobbiamo prendere molto seriamente. memori di quello che è successo all’andata».

Il centro statunitense rivolge poi lo sguardo all’ottavo di finale di Eurocup della prossima settimana ad Ankara: «Dal punto di vista tattico è un confronto che mi piace, penso che ci possiamo accoppiare bene con loro. Sono sicuro che sarà una gara molto fisica e che alla fine la vincerà chi commetterà meno errori».

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