Basket

Della Valle, da papà a figlio: «Mai visto Amedeo così completo»

L’ex cestista Carlo parla del numero 8 neo recordman di punti nella Germani: «Credo abbia ancora margini»
Amedeo Della Valle dopo la prova monstre a Treviso - © www.giornaledibrescia.it
Amedeo Della Valle dopo la prova monstre a Treviso - © www.giornaledibrescia.it
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Quando si dice volare bassi: «Felice per la vittoria e per la mia gara. Ma è proprio vero che le squadre che, come Treviso, sono impegnate in due competizioni, spesso finiscono per pagare proprio il doppio impegno».

Parola più, parola meno, è il primo ragionamento che Amedeo Della Valle ha condiviso con papà Carlo, ex cestista e tifoso numero uno, poco dopo la sirena della gara dei record.

La guardia numero 8 della Germani, l’altra sera, nella vittoria della Germani sulla Nutribullet al PalaVerde ha ritoccato il proprio record di punti in una gara (34), stabilendo pure il nuovo «high» per la serie A 2021-2022. Contestualmente, l’esterno di Alba ha superato la prestazione monstre di Jordan Hamilton (33 punti con Torino nella stagione 2018-2019), fino a lunedì sera la migliore di un giocatore di Brescia dal ritorno del basket all’ombra del Cidneo (nel 1987 Enrico Gilardi ne realizzò 37).

Carlo Della Valle, playmaker-bandiera di Torino tra la metà degli Anni Settanta e l’inizio dei Novanta, è contento, non si scompone, ma ha le idee chiare. «Quello che si sta esprimendo a Brescia è l’Amedeo più completo che abbia mai visto - afferma -. Non so dire se sia il più forte. A Reggio Emilia ha fatto grandi cose, a Milano ha dimostrato di poter essere più che un fattore anche in Eurolega, competizione in cui avrebbe meritato di vivere ulteriori esperienze. Nella seconda metà dello scorso anno, al Buducnost, in Montenegro, è cresciuto moltissimo. Specie nel gioco senza palla e per i compagni. Sono convinto che abbia ulteriori margini di miglioramento».

Per stessa ammissione dell’attuale capocannoniere del campionato in seguito alla mancata convocazione per le gare contro Russia e Olanda di fine novembre («Ho sentito Meo Sacchetti, mi ha spiegato i suoi progetti e non credo che riceverò chiamate in Nazionale nel futuro»), l’avventura in azzurro parrebbe veramente finita.

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Eppure, i numeri di questo inizio di stagione sono davvero impossibili da ignorare. «Sacchetti - afferma Della Valle senior - è in realtà un grande tifoso di Amedeo. Chiaro che mio figlio è un giocatore che non puoi convocare per farlo giocare due minuti, affidandogli un tiro e basta. Ma io resto convinto che il ct, in futuro, un pensiero a lui lo farà ancora...».

Refrattario all’idea di fare bilanci, Carlo - comunque - non può che essere felice della decisione di ADV di ripartire da Brescia. Una scelta che sta pagando dividendi. «Merito della solidità del club, anche nei momenti in cui le cose non andavano bene. Di coach Magro e di tutta la squadra. Mi impressiona Mitrou-Long, che potenzialmente ha nelle mani gli stessi punti di Amedeo, ma in questo momento si sta mettendo al suo servizio. Dimostra di avere anche grandi capacità di gestione mentale delle partite». La notizia migliore, per i tifosi di Brescia, è che Della Valle è arrivato per restare. E su di lui c’è un progetto triennale.

«In futuro, quando il club non avrà più stipendi che al momento non finiscono nella squadra e nello staff, vedo possibili ulteriori salti di qualità. Per la squadra in primo luogo, ma anche per Amedeo. Che adesso deve solo pensare a giocare bene. Oggi è top scorer del campionato, magari domani non lo sarà più. Ma la speranza è che la Germani possa centrare i primi obiettivi. La Final Eight di Coppa Italia, magari i play off a fine stagione e, più avanti, il ritorno in Europa».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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