Della Valle, commozioni e uno spiraglio
Con davanti a sé i premi di Mvp del campionato e di miglior giocatore italiano, Amedeo Della Valle posa per la foto di rito e ringrazia il sindaco di Brescia Emilio Del Bono. Il quale ha appena avuto parole al miele per tutta la «galassia» Pallacanestro Brescia, ma che ha riservato anche una piccola parte del proprio discorso per sottolineare la grandezza delle performance stagionali proprio della guardia di Alba e di Nazareth Mitrou-Long.
Non ha il microfono vicino, e le sue parole sono oltretutto rotte dall’emozione. Meglio: dalla commozione. Quella degli occhi lucidi e delle parole che s’inceppano. Nel ringraziare, parla di «opzioni per guardare al futuro». È un passaggio rapido, che metterebbe in evidenza la circostanza che la scelta definitiva di lasciare Brescia per accasarsi in un club di Eurolega non è arrivata. Mentre pronuncia queste parole, Mauro Ferrari si scambia uno sguardo con Marco De Benedetto. L’esterno, dopo il rientro da Sassari, ha passato qualche giorno fuori dalla città per riposarsi e anche per ragionare. L’altroieri era al PalaLeonessa, e ieri in Loggia con i compagni. Cui ha idealmente dedica i premi personali vinti: «Né io né Mitrou-Long - afferma - avremmo mai giocato così senza il supporto della squadra».
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