David Moss: «L’anno scorso osservavo, ora parlo alla squadra»
Al secondo anno da assistente dopo il ritiro, David Moss resta al centro della Germani. Fino al 2023 capitano della Pallacanestro Brescia, oggi fa parte dello staff di coach Giuseppe Poeta, con deleghe speciali allo sviluppo tecnico dei singoli giocatori.
«Adoro lavorare con chi ha voglia di migliorare – afferma il quarantunenne di Chicago, ospite giovedì 12 dicembre negli studi di Teletutto per la tradizionale puntata di Basket Time –. Sono convinto che la panchina sia la mia strada. È un modo per stare vicino alla pallacanestro. A volte mi sento un po’ come quando sto con mio figlio. È bello aiutare qualcuno nel proprio processo di crescita. Lo scorso anno – prosegue, facendo riferimento all’esperienza con Alessandro Magro, per il quale ha parole di grandissima stima e gratitudine - avevo ancora un po’ di timore a parlare con la squadra. Avevo qualche remora. Principalmente, osservavo. Quest’anno Poeta mi ha chiesto di esprimermi liberamente con la squadra».
Moss e Poeta
I due furono compagni a Teramo nella stagione 2008-2009. Poi sono stati più volte avversari. «In campo e fuori avevamo creato un bel legame – racconta Moss –. Poi tra noi ci sono stati grandi duelli sui vari parquet d’Italia. Ed è bello che oggi, in alcuni momenti di difficoltà, Peppe si rivolga a me e mi chieda: "David, secondo te adesso quale può essere la soluzione?"».
A proposito di campo, la Germani viene dal successo di Trieste (il quarto di fila in questo campionato), colto domenica scorsa in terra giuliana. «I nostri avversari hanno proposto una difesa strana, né aggressiva né "bassa". Una via di mezzo che ci ha dato qualche fastidio. Forse ci siamo ritrovati a pensare un po’ troppo. Poi, pian piano, abbiamo recuperato un po’ del nostro flusso di gioco».
Domenica, al PalaLeonessa (palla a due alle 19.30) arriva invece Napoli. Squadra che è ultima in classifica e che ha appena ingaggiato la guardia americana Malik Newman, mentre Charles Manning è stato ceduto in prestito ai russi del Saratov. «Anche se la GeVi ha fin qui perso tutte le partite, l’incontro di domenica non sarà facile. I nostri avversari arriveranno qui con una grande fame di vittoria. Sarà necessario avere il giusto approccio. Migliore, ad esempio, di quello che abbiamo avuto a Trieste. Credo che dipenda quasi tutto da noi».
Quest’anno Moss gioca «part-time» nel Cxo Ospitaletto di serie C, squadra «satellite» composta dagli Under del settore giovanile della Pallacanestro Brescia. «E qualche avversario mi guarda e sorride – racconta divertito –, credendo che sia facile segnare se a marcarli è un vecchio...».
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