Basket

Cournooh, quel gregario di lusso che ritrova Poeta in nuova versione

Marco Mezzapelle
La «pantera» della Germani in passato compagno di squadra del nuovo coach. «Porterà tanta empatia»
David Reginald Cournooh a canestro -  New Reporter Checchi © www.giornaledibrescia.it
David Reginald Cournooh a canestro - New Reporter Checchi © www.giornaledibrescia.it
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Una Germani che cambia pelle, pronta a vivere una nuova avventura. Ristrutturazione che è partita da fondamenta solide, tra queste la conferma di quello che, per il terzo anno, è da considerarsi un pilastro portante di una squadra e un club che continua a credere nella «pantera» di Villafranca: David Reginald Cournooh.

Non un gregario di lusso, bensì un lusso di gregario, Cournooh è felice e motivato nell’essere ancora parte di questo club: «Sono molto felice di poter fare ancora parte del progetto - sottolinea l’esterno veneto -, per questo la prima cosa che voglio fare è ringraziare il club e in particolar modo Mauro Ferrari per aver confermato la fiducia nei miei confronti. Questo mi rende molto orgoglioso e nello stesso tempo mi riempie di motivazioni per continuare ad alzare l’asticella con una maglia che sento sempre più addosso».

Sensazioni

Un gregario sì, ma che sa bene quello che deve fare, spesso a partita in corso: «Sono cosciente di quello che è il mio ruolo, da quando sono arrivato a Brescia la mia missione è questa. Probabilmente continuerà ad esserla ma non mi dà affatto fastidio. Essere consapevoli del proprio ruolo e dei propri mezzi concede quella sicurezza in più per riuscire a dare il massimo in ogni momento. Dall’allenamento fino alla partita si hanno le giuste motivazioni».

Passato e presente

Nuovo allenatore, ma… vecchia conoscenza. David Cournooh e Giuseppe Poeta dopo due stagioni si ritrovano, con una grande novità: Poeta ha chiuso la sua carriera da giocatore da compagno di squadra di «Dave», oggi inizia la sua avventura da capo allenatore proprio allenando Cournooh: «È davvero una cosa che fa sorridere. Ritrovare Peppe è ovviamente un grande piacere per me. Anche se avrà un ruolo diverso ed è al suo esordio in panchina credo che non ci siano dubbi sulle sue qualità tecniche ed umane. È un grande conoscitore della pallacanestro, la interpretava in campo e sono certo che lo farà anche dalla panchina. Inoltre, come hanno già detto in tanti, porterà tantissima empatia all’interno del gruppo, ve lo posso garantire. Tutto ciò servirà per darci quella marcia in più per riuscire a raggiungere e, perché no, a superare i nostri obiettivi».

Un trofeo in bacheca con la maglia della Germani per Cournooh, quella Coppa Italia che era stata anticipata da una promessa che nessuno sa se è stata mantenuta: «Certo che l’ho mantenuta! Anche se in tanti non lo sanno sono andato di corsa dal PalaLeonessa fino a piazza Loggia. Non ho voluto propagandare la cosa perché bisogna ammettere che non è un impresa impossibile…». C’è quindi tempo per altre imprese per questa Germani, sempre però con il graffio della «pantera».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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