Con Ndour la Germani ha trovato il «presidente»
«Se non avessi fatto il giocatore di basket avrei fatto il presidente del Senegal, ma sono ancora in tempo». Questa la «confessione», fatta col sorriso, di Maurice Ndour ai microfoni di Basket Time. «È quello che volevo fare da bambino, in ogni caso se non fossi diventato un atleta professionista avrei cercato un lavoro che mi permettesse di avere un impatto sulla comunità».
Eccola quindi la dimensione personale, sicuramente non trascurabile, dell’ultimo tassello della nuova Germani targata Giuseppe Poeta, arrivato il 30 luglio per chiudere il roster: «Prima di tutto devo ringraziare il coach per avermi voluto in un ruolo così importante: ora dopo quasi 3 mesi di lavoro comincio a capire il motivo per cui mi ha scelto e come posso aiutare la squadra».
Perché come spesso accade nei giochi d’incastri, è proprio l’ultimo tassello quello che serve a dare un senso all’opera e il lungo senegalese è destinato a diventare il nuovo spirito guida dei biancoblù. «Alla squadra serve la mia vocalità, non solo nello spogliatoio e in allenamento, ma anche in campo, per dare quella spinta e quella motivazione aggiuntiva ai miei compagni. Poi c’è la fase difensiva che è molto importante per me, ne faccio una questione di orgoglio, non siamo ancora al punto in cui vorremmo essere, ma ci stiamo lavorando».
Passi
Effettivamente, mentre l’attacco di Brescia continua a confermarsi il più prolifico del campionato (al momento con 99,3 punti di media), qualche passo avanti nella metà campo difensiva è arrivato e ha permesso a Ndour e compagni di giocare punto a punto con Milano domenica scorsa al Forum. «Purtroppo non siamo riusciti a portare a casa la vittoria, ma abbiamo fatto un passo avanti verso il modo in cui vogliamo giocare non solo in attacco, ma anche in difesa – ha spiegato il 32enne -. Milano è un’ottima squadra, è molto difficile riuscire a contenere il loro talento. In questo senso abbiamo fatto un buon lavoro, sfortunatamente non si è tramutato in una vittoria, ma sicuramente ci ha aiutato a crescere come squadra».
Una crescita che ora andrà confermata in una gara importante contro Sassari domenica alle 16.30 al PalaLeonessa, considerando quello che poi riserva il calendario alla Germani prima della pausa Fiba per le nazionali: «Non sarà sicuramente una partita facile, in molti guardando il roster di Sassari pensano che sulla carta possa essere una gara facile perché non sono arrivati grandi nomi, ma quando li guardi giocare ti rendi conto che sono una squadra molto corale (infatti nonostante le 2 sconfitte incassate nelle prime 3 giornate guidano la classifica degli assist con 21 di media a partita, ndr).
Giocano assieme in attacco e si aiutano in difesa; dovremo stare molto attenti, presentarci domenica con il giusto approccio e la giusta concentrazione per 40 minuti se no rischiamo che la partita prenda davvero una brutta piega».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
@Sport
Calcio, basket, pallavolo, rugby, pallanuoto e tanto altro... Storie di sport, di sfide, di tifo. Biancoblù e non solo.