«Con l'Olimpia è speciale. La mia stagione? Oltre le aspettative»
«Sì, credo che questa sia la mia stagione migliore di sempre. Ma il merito è dello staff capitanato da coach Magro. Mi sta facendo crescere moltissimo». Tommaso Laquintana faceva parte della squadra che, nella stagione 2019-2020, fu in grado di battere due volte l’Olimpia Milano in campionato. Si tratta degli ultimi successi ottenuti dalla Germani contro l’Armani, dato che lo scorso anno sono arrivati quattro ko: due nel girone di qualificazione di Supercoppa, altrettante in regular season. Insieme a Moss, è l’unico giocatore di quel roster a vestire ancora la canotta biancoblù: il playmaker pugliese è tornato all’ombra del Cidneo dopo una stagione con più ombre che luci a Trieste.
Cosa ricorda di quelle due vittorie?
«Quella contro Milano è sempre una partita a sé, anche se adesso l’Olimpia non è molto paragonabile a quella che battemmo due stagioni or sono. La squadra di Messina si è molto rinforzata. Ricordo con molto piacere la partita di ritorno, in un PalaLeonessa caldissimo. Contestualmente, si festeggiavano anche i dieci anni del nostro club. Il palazzetto era tutto esaurito. Per ovvie ragioni non sarà possibile ripetere quell’atmosfera, ma i nostri tifosi ci stanno sostenendo in modo fantastico».
Milano è stata l’unica in grado di battervi da dicembre a oggi, due volte. Nello spogliatoio, al netto dell’ovvio rispetto per l’avversaria, c’è un po’ di sano spirito di rivalsa?
«Naturalmente parliamo di questa sfida, che è, e resta, speciale. Restiamo concentrati, sappiamo di aver già dimostrato di poter provare a giocarcela fino alla fine».
Si aspettava, da parte sua, una stagione così positiva?
«Sinceramente no. Ma devo ringraziare davvero il coach e lo staff. Un’ora prima dell’allenamento lavoriamo individualmente con Isaac Jenkins. Io cerco di migliorare su qualsiasi cosa: tiro, penetrazione, tutto... Coach Magro mi è stato addosso dall’inizio della stagione, e lo ha fatto a fin di bene. Con le sue tirate d’orecchi mi ha fatto crescere».
Il suo contratto scade a giugno: si parla già della prossima stagione?
«Non ancora. C’è molto da giocare. La squadra ragiona partita dopo partita, e così faccio io. Per il resto, sono legatissimo a Brescia, lo sanno tutti».
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