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La Germani verso Treviso, Ivanovic: «Serve senso di responsabilità»

Il play a Teletutto ha detto la sua sulla prossima partita: «Sono imprevedibili, dobbiamo prestare attenzione»
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Basket Time - Puntata del 08/05/2025
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Non la paternità (la secondogenita Dina è nata da poco) né gli imminenti play off. A togliere il sonno a Nikola Ivanovic – ieri ospite di Basket Time, su Teletutto – è... il Fantacalcio. Quello basato sulle partite della Premier League. Ci gioca («solo per la gloria, nessuno scommette soldi», precisa il playmaker della Germani) in una lega privata della quale fanno parte altri giocatori di basket in giro per l’Europa. Tra questi, il compagno di squadra Miro Bilan.

«Lui è terzo in classifica, io quarto – racconta il trentunenne montenegrino con malcelata invidia –. Quest’anno gli girano bene parecchie cose. Tra noi, questo è un tema di frequente discussione, anche a margine delle partite». Visto il rendimento di entrambi i giocatori, si può dire che Nikola e Miro sappiano come distrarsi e pizzicarsi, per poi dare il meglio sul parquet.

Gestione

«Johnny» Ivanovic è un giocatore affatto banale. In realtà ultra-tranquillo nella vita di tutti i giorni (basket e famiglia, al massimo una partita a freccette con il preparatore atletico Carlo Voltolini), il montenegrino, come ogni Acquario che si rispetti (è nato il 19 febbraio), è uno che pensa fuori dagli schemi e usa spesso l’ironia. Così, «i play off non sono il momento migliore della stagione – afferma –, perché devi gestire più pressione, e non puoi sbagliare».

Da sinistra Ivanovic, Burnell e Rivers - Foto Claudio Degaspari / Ciamillo-Castoria
Da sinistra Ivanovic, Burnell e Rivers - Foto Claudio Degaspari / Ciamillo-Castoria

A proposito di gestione dell’ansia, nel corso della puntata, quando la discussione si sposta sull’Olimpia Milano e sulla regular season sotto le aspettative dei biancorossi, Ivanovic fa notare cosa lo abbia maggiormente colpito della squadra di Messina: «Restano sempre calmi – afferma –. Anche quando sono sotto nel punteggio. È capitato le tre volte che li abbiamo incontrati. Abbiamo sempre perso. Noi in campo ci agitavamo e urlavamo. Loro erano sereni e silenziosi. Alla fine rimontavano».

Verso la post season

Pensare ai play off è comunque prematuro, perché domenica, alle 18.15, al PalaLeonessa, la Pallacanestro Brescia sfida Treviso per l’ultima di regular season. Vincere è fondamentale per difendere il terzo posto e finire in quella che dovrebbe essere una parte di griglia in cui non ci sarebbero né Virtus Bologna (Johnny ha avuto parole piene di stima per il coach delle Vu Nere, che ha avuto alla Stella Rossa, connazionale e suo omonimo) né Olimpia Milano.

«Dovremo prestare molta attenzione – sottolinea il playmaker –, anche perché Treviso ha un gioco piuttosto random sia in attacco sia in difesa. Sono imprevedibili. All’andata questo ci aveva confuso, posto che avevamo comunque giocato una pessima gara. La responsabilità di ogni singolo giocatore dovrà essere al massimo livello».

Scenario

A proposito, se tutto restasse come è adesso, ai quarti di finale la Germani incontrerebbe Trieste. La società giuliana ha appena tesserato il centro americano Kylor Kelley, 27 anni, un recente passato tra Nba e G-League, 213 centimetri. «Nel momento in cui lo hanno ingaggiato avevano di certo in mente Bilan», fa notare Ivanovic, che conviene sul fatto che Kelley abbia caratteristiche che il centro croato può soffrire.

Ivanovic e Bilan - Foto New Reporter Checchi © www.giornaledibrescia.it
Ivanovic e Bilan - Foto New Reporter Checchi © www.giornaledibrescia.it

Nella post season, ma già questa domenica, sarà necessario avere l’atteggiamento giusto. Come quello visto a Sassari contro la Dinamo, in un match in cui «siamo stati bravi a trovare soluzioni in un momento di difficoltà».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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