Basket, Agribertocchi: il ko con Piacenza è una condanna
Profondo (bianco)rosso. Nel recupero della quindicesima giornata della stagione regolare, l’Agribertocchi Orzinuovi fallisce l’ennesimo appuntamento con la vittoria e saluta virtualmente la categoria lasciando strada ad una non trascendentale Bakery Piacenza con il punteggio di 68-81. In avvio il quintetto orceano presenta una novità rispetto al consueto canovaccio. Baldassarre è subito in campo con Janelidze pronto a subentrare. L’inizio delle ostilità vede una Agribertocchi Orzinuovi energica. La voglia di farsi perdonare la figuraccia in casa Assigeco è più che comprensibile.
La partita
Di contro, gli ospiti sono farraginosi nella manovra e paiono non trovare soluzioni alla difesa a zona approntata da coach Bulleri. È proprio la fase difensiva a sorprendere in casa Orzinuovi, che sfodera pure una «zone press» assolutamente inconsueta. E l’attacco ne giova immediatamente potendo sfruttare rapide transizioni (10-5 al 5’). Il diktat è evidente. Velocizzare gli attacchi garantendosi un numero maggiore di possessi e portando tutti gli effettivi a rimbalzo. Lentamente però gli ospiti trovano le contromisure accettando il ritmo imposto dai biancoblù. Il rischio è quello di andare fuori giri e le prime avvisaglie non si fanno attendere con il controbreak emiliano (14-17 al 10’). Nel secondo periodo l’Agribertocchi non lesina buona volontà ma è troppa la foga, la voglia di rompere il tabù casalingo. Martini e compagni sembrano in apnea e sono imbrigliati da una Bakery che ha trovato fiducia grazie a canestri ben costruiti (22-32 al 15’). Come già accaduto, troppi giocatori di Orzinuovi - Renzi su tutti - palesano evidenti limiti di condizione ed il solo Rebec non può bastare per fermare l’emorragia. Se a questo aggiungiamo un attacco di nuovo asfittico, la frittata è fatta. Non si intravede alcuna possibilità nemmeno contro chi ha perso ben otto degli ultimi nove incontri (33-48 al 20’). Come spesso accaduto, il racconto della seconda metà di gara rischia di trasformarsi in un mero esercizio statistico.
Volata finale
Ma il vento sembra cambiare. Guidata da un Rebec mai domo, l’Agribertocchi Orzinuovi riesce lentamente ma inesorabilmente a riavvicinarsi approfittando di un brusco calo dell’efficienza offensiva degli emiliani, sino a quel momento in pieno controllo. Inaspettatamente, il distacco è quasi dimezzato (56-65 al 30’). Serve un ultimo periodo con il coltello tra i denti. Dieci minuti senza guardarsi indietro. Come prevedibile, la frenesia la fa da padrone. Tanti possessi frutto di altrettanti errori. Orzinuovi è Rebec-dipendente mentre Piacenza mostra maggiore coralità. Servirebbe il giusto mix di voglia, coraggio e lucidità. Caratteristiche di cui Orzinuovi dispone, ma solo ad intermittenza, senza costanza. L’unica continuità dimostrata in stagione dall’Agribertocchi Orzinuovi è nelle sconfitte. Ieri sera non fa eccezione.
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