Addio di Santoro alla Germani: «L'amore per Brescia resta»
Ultima conferenza stampa per Sandro Santoro, general manager della Pallacanestro Brescia, in uscita dal club dopo sei stagioni. Durante la sua permanenza, Brescia ha vissuto un periodo d’oro, tra la promozione in serie A alla semifinale scudetto con Milano, passando per una Coppa Italia sfiorata, fino alla triplice partecipazione all’Eurocup.
Nella sede sanzenese del club, presente anche la presidentessa Graziella Bragaglio, che ha salutato il dirigente: «Forse sarebbe dovuto arrivare ancora prima, ma dal suo approdo a Brescia ha fatto grandi cose. Abbiamo girato l’Italia insieme. Ci siamo confrontati. Si è dimostrato un professionista eccezionale, ma ancor prima un grande uomo. In grado anche, con calma e pacatezza, di bilanciare la mia impulsività».
Emozionato, l’addio di Santoro, che ha ripercorso la sua lunga esperienza a Brescia, parlando anche di giocatori chiave, come Moss, Landry e Luca Vitali. Ha salutato e ringraziato ogni allenatore e ogni giocatore, nonché tutti i collaboratori. In testa, le principali figure con cui si è interfacciato: Graziella Bragaglio, Matteo Bonetti e Mauro Ferrari. «L’amore per Brescia non finisce oggi - ha affermato commosso -. Porto i saluti della mia famiglia, siamo stati bene».
Uno dei momenti di maggior soddisfazione? «Una cena con Ferrari, coach Esposito e il procuratore Sbezzi, in cui il tecnico mi ha esternato la sua gioia per aver completato la rosa in poco tempo e in modo efficace». Un momento duro? «Quando, 48 ore dopo, la stessa persona aveva già cambiato idea».
Alla conferenza stampa, presente pure Luca Vitali, bandiera della Germani, ma a sua volta da considerarsi in uscita, in quanto definito «fuori dal progetto» dal nuovo staff. Si tratta di uno degli uomini chiave della storia di Santoro a Brescia.
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