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Balotelli, nervi tesi in casa del City

Secondo i tabloid inglesi i compagni di Balotelli non ne sopportano il comportamento. L'ultimo episodio? Il litigio con Kolarov in campo.
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Viziato, egoista, sopravvalutato: dopo il pareggio contro il Sunderland che rischia di costare il titolo al Manchester City, è rottura tra Mario Balotelli e il resto dello spogliatoio. Queste almeno le indiscrezioni raccolte dai tabloid inglesi che descrivono una tensione sempre più accesa all’interno dello spogliatoio dei citizens, con i senatori ormai convinti che le bizze, fuori e dentro il campo, di SuperMario siano destinate a costare il campionato al City.

«Un vero Balohelli» (crasi per inferno, hell, e Balotelli), titola il Sun. Mentre il Daily Mail racconta di un confronto piuttosto acceso tra Mario e Yaya Tourè nell’intervallo dell’ultima gara, che non è degenerato in rissa solo per l’intervento di Kolo Tourè, fratello dell’ex Barcellona. Anche in questa occasione all’origine della lite ci sarebbe il presunto scarso impegno di Balotelli, nonostante i due gol che hanno evitato la sconfitta. Un atteggiamento d’altronde stigmatizzato dallo stesso Mancini al termine della partita.
«Mario è fatto così, magari non si vede per 70’ e poi fa due gol - le parole del tecnico italiano, la cui conferma in caso di secondo posto è tutt’altro che scontata -. Ma un attaccante come lui deve fare la differenza in partite come queste».

Nonostante i rimproveri via mezzo stampa al suo pupillo, comunque, anche Mancini è finito al centro delle critiche di parte dello spogliatoio, che gli rimprovera la troppa pazienza verso Balotelli. «Mario comincia a dare sui nervi a troppi giocatori - ha dichiarato una fonte al Sun -. Ha tutto per essere un personaggio della Premier, ma sembra proprio che viva al di sopra delle regole. Non fa bene al gruppo perchè ha un atteggiamento estremamente egoista e individualista».

L’ultimo incidente, la lite in campo con Aleksandar Kolarov per calciare una punizione, è solo l’ultimo di una lunga serie di screzi con i compagni di squadra. Come le risse con Micah Richards e l’ex compagno Jerome Boateng, o il rimbrotto di solo settimana scorsa dello stesso Mancini che lo aveva escluso dall’allenamento.

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