Vertical Nasego: Kipngeno e Mayr si confermano re e regina

Francesco Venturini
Terzo successo di fila per il keniano, quinto in carriera per l’austriaca. Domenica 1 settembre si prosegue con il Trofeo Nasego
Andrea Mayr al traguardo - Foto © Benedetto
Andrea Mayr al traguardo - Foto © Benedetto
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Stessa ambientazione, stessi protagonisti: il film è già stato visto e rivisto, ma come tutti i kolossal, riguardarlo è sempre un piacere per gli occhi. Sono ancora Andrea Mayr e Patrick Kipngeno gli assoluti dominatori della Vertical Nasego andata in scena a Casto, tappa italiana della Valsir Mountain Running World Cup.

I due podi

Per la regina delle salite quello di ieri è stato il quinto successo in carriera sui monti valsabbini – quarto consecutivo –, mentre per il keniano è arrivata invece la terza vittoria di fila.

L’austriaca ha fermato il cronometro sul tempo di 40’51”, precedendo l’atleta keniana di Run2gether Philaries Kisang (41’34”) e la finlandese Susanna Saapunki dell’Us Malonno, giunta alla Croce di Savallo in 41’44”.

Nella categoria maschile, invece, l’atleta di Run2gether Kipngeno ha tagliato il traguardo in 34’28”, davanti al compagno di squadra Kiprotic (35’03”) e allo straordinario Henri Aymonod (35’20”), che ha conquistato il gradino più basso del podio dopo una gara alla pari contro i fuoriclasse africani.

La sfida

Sono state sessanta le atlete a presentarsi ai nastri di partenza per la competizione femminile: allo sprint iniziale della Kisang, tallonata da Saapunki e Adkin, è seguito, a partire da metà gara, il progressivo recupero della campionessa in carica, che ha staccato il gruppo ed è passata in testa a soli trecento metri dall’arrivo.

«È stata una gara davvero dura – ha esordito la quarantacinquenne Mayr –, più del previsto: forse posso incolpare la mia bambina, che ieri sera (venerdì sera, ndr) non ci ha fatto dormire – ha sorriso -. Come sempre l’atmosfera è meravigliosa, qua la gente è squisita e non smette mai di fare il tifo per me».

Il podio femminile - Foto © Benedetto
Il podio femminile - Foto © Benedetto

Quarantacinque minuti dopo è stato il turno dei centosettanta atleti della categoria maschile. Assolo keniano fin dai primi metri, con Kiprotic (vincitore del Piz Tri 2024), Kipngeno, Kiriago e Machoka a creare immediatamente il vuoto alle loro spalle. Distacco imposto a tutti, sì, ma non all’azzurro Aymonod: l’atleta dell’Us Malonno the North Face ha tenuto il ritmo gara dei fuggitivi, per poi strappare il podio sul durissimo muro finale, a cento metri dal traguardo.

Il podio maschile - Foto © Benedetto
Il podio maschile - Foto © Benedetto

«Ero un po’ titubante sulle mie condizioni – ha dichiarato il valdostano –. Ho gestito la gara senza lasciarmi prendere dalla foga, mantenendo un buon ritmo fino per i primi 500 metri di dislivello. Qui ho provato a cambiare marcia, raggiungendo la terza posizione e mantenendola fino all’arrivo». La vittoria, come detto, è andata a Kipngeno, che aggancia così il connazionale Kiriago in testa alla classifica di coppa del mondo. «Sono molto felice per la vittoria – ha commentato Kipngeno –. Ero venuto in cerca di un nuovo record: purtroppo l’ho mancato di qualche secondo ma l’anno prossimo tornerò qui».

Lo spettacolo della grande corsa in montagna proseguirà oggi alle 9.30 con la ventitreesima edizione del Trofeo Nasego: un percorso di 21.45 chilometri con 1.300 metri di dislivello positivo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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