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Velo: «Ho gridato per Sonny Colbrelli fino a perdere il fiato»

Ospite del Magazine di Maddalena Damini, il tecnico bresciano ha parlato anche del suo futuro in Nazionale
Marco Velo ospite a Magazine Tv: «Ho gridato per Sonny Colbrelli»
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Marco Velo lunedì mattina è stato ospite del Magazine su Teletutto e Radio Bresciasette condotto da Maddalena Damini nella quale ha raccontato di come ha vissuto il successo di Sonny Colbrelli e da vice commissario tecnico della Nazionale come ha goduto di questi straordinari successi. «Domenica mi sono goduto l’impresa di Sonny Colbrelli sul divano di casa in compagnia di amici e amanti del ciclismo. Abbiamo guardato ed esultato davanti alla tv, ho gridato fino a perdere il fiato, che emozione. Gli ho mandato un messaggio dopo il traguardo dicendogli che non c’erano parole per descrivere il suo successo. E lui mi ha risposto, pure io sono senza parole».

La vittoria di Colbrelli sugella tre mesi di grandi successi per il ciclismo nazionale vissuti in prima persona sull’ammiraglia azzurra. «Sono stati tre mesi molto pesanti, Olimpiadi, Europei e Mondiali, uno di fila all’altro, sono stato sempre via da casa, è stato faticoso ma gratificante. Ho perso non so quante volte la voce per incitare i miei ragazzi». Che hanno ripagato della fiducia? «Certo, prima uno straordinario Ganna, poi Sonny ci hanno regalato gioie immense».

Con Cassani in partenza quale futuro per Marco Velo in azzurro? «Ho avuto un colloquio con Dagnoni in proposito e mi ha confermato con un incarico in Federazione anche per il 2022. Decisiva è stata la richiesta della mia conferma da parte dei ragazzi, Ganna su tutti che mi vuole come navigatore durante le crono con la maglia azzurra. Dopo la ricognizione meticolosa, mi segno sempre ogni punto critico e guido Filippo dalla radiolina in ammiraglia con continui riferimenti al percorso, proprio come un navigatore di rally. Anzi, durante il Mondiale Ganna mi ha rimproverato perché non ho parlato per 20 secondi consecutivi, ma stavo acquisendo nuove informazioni da radiocorsa. Dopo l’Europeo crono Ganna era deluso e affranto, criticato ingiustamente, così l’ho portato a bere due birre sul lago di Garda e la tensione è svanita. Rinfrancato anche dal successo di Colbrelli nella prova su strada, Filippo è tornato carico al Mondiale e avete visto tutti quello che ha fatto».

In precedenza c’era stato l’oro olimpico di Tokyo? «Col quartetto siamo partiti 5 anni fa da ripescati ai Giochi a vincitori con il nuovo record mondiale, trascinati anche lì da un superPippo. È il segno di un movimento che cresce, oltre ai fenomeni».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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