Una luna di miele lunga Mille Miglia: due sposi novelli alla Freccia Rossa
Tra cielo e terra, diceva Shakespeare, ci sono più cose di cui sorprendersi che in qualunque filosofia. Il Bardo non poteva saperne nulla di motori, ma quel che è sfilato ieri sotto il sole della gremitissima piazza Vittoria non lo contraddice. Carrozzerie variopinte, equipaggi poliglotti, musica e flash, il Village di piazza Vittoria era la solita Babele dove curiosità e stupore non mancano mai. Per chi pensava di averle viste tutte alla corsa rossa, la sorpresa è arrivata poco dopo l’ora di pranzo, quando con nonchalance ha fatto il suo ingresso nel Village una Fiat 508 S Balilla Coppa d’oro color amaranto: addobbata di petali bianchi, col numero 90 sulla portiera, sul cofano mostrava con orgoglio la scritta «Just married», appena sposati.
A bordo due neo-sposi di Los Angeles, Jakob Greisen e Caroline Cassini, che come luna di miele si sono regalati niente meno che la Mille Miglia: «Ci siamo sposati a settembre - racconta Caroline -. Mio marito è già alla quarta partecipazione, io alla prima. Entrambi abbiamo la passione dei motori, lavoriamo in una società d’aste di auto d’epoca, la Broad Arrow Auction». L’obiettivo è chiaro: «Vogliamo goderci la gara e l’Italia», dicono. E alla domanda sul perché di questa singolare scelta, rispondono con naturalezza: «Perché è la corsa migliore del mondo».
Sempre nel pomeriggio, allo stand Chopard è arrivato anche Jacky Ickx, sei volte vincitore della 24 ore di Le Mans, quest’anno in corsa come navigatore accanto a Karl-Friedrich Scheufele su una Mercedes-Benz 300 SL. Subito attorniato dai molti ammiratori, si è concesso con generosità (e pazienza) ad autografi e foto ricordo.
Tra le auto, discreto, si aggirava però anche Giovanni Corazza, reduce della Mille Miglia di velocità, vinta nel 1955 nella sezione Classe. Altri tempi, in cui la Freccia rossa era già sinonimo di mito e avventura, e intere comunità si accalcavano ai lati della strada in attesa di vedere due fari sbucare nella notte: «Era un’emozione incredibile - dice - si passava nei paesi, anche tardi, e la folla si apriva al tuo passaggio».
Il Village 1000 Miglia è però anche una festa, e ogni festa che si rispetti ha i suoi beniamini. Quelli di ieri pomeriggio avevano sette e due anni e mezzo, vestivano due eleganti tute da piloti, formato baby, e sorridevano «alla guida» di una piccola Cisitalia 202 S MM Spider del 1947, versione mini di quella con cui la mamma, Silvia Marini, proverà quest’anno a bissare il successo dell’anno scorso nella Coppa delle Dame, con al fianco la fida Irene Dei Tos: «L’obiettivo è fare del nostro meglio - ha detto Marini -, la corsa è lunga e il percorso è nuovo, tanti possono essere gli imprevisti. Ma cercheremo di vincere».
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