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Tutti i numeri di Sinner prima degli Australian Open

Oggi Jannik è entrato nella storia come primo tennista italiano a vincere a Melbourne. Ma la sua ascesa è iniziata già da tempo
Jannik Sinner bacia la coppa degli Australian Open - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
Jannik Sinner bacia la coppa degli Australian Open - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
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Jannik Sinner oggi è entrato nella storia come primo tennista italiano a vincere gli Australian Open. L’ultimo successo azzurro in uno Slam risale al 1976, con la vittoria di Adriano Panatta alla Coppa Davis di Parigi.

Il tennis, però, per Jannik è stato lo sport scelto dopo una giovinezza condivisa anche con lo sci. Il suo anno definitivo di consacrazione è stato il 2023, ma i numeri si sono visti tempo prima.

Il percorso di Sinner

Jannik Sinner è nato a San Candido, in Val Pusteria, provincia di Bolzano, il 16 agosto 2001. Fino a 13 anni Sinner si dedica allo sci, poi sceglie il tennis: nell'estate del 2015 si trasferisce a Bordighera, seguito da Piatti, Andrea Volpini e Cristian Brandi. Il suo talento è sotto gli occhi di tutti con le prime conquiste a livello Futures e Challenger. Il 31 gennaio del 2018, a 16 anni e 5 mesi, vince a Sharm el-Sheikh il suo primo incontro nel tabellone principale di un torneo professionistico e il 12 febbraio entra nella classifica mondiale, alla posizione 1592. 

Il 2019 è l'anno del boom: il 24 febbraio al Challenger 80 di Bergamo batte in finale Roberto Marcora (6-3, 6-1) e vince il suo primo titolo di categoria. Nelle settimane seguenti si ripete ai Futures M25 di Trento e Santa Margherita di Pula allungando a 16 la striscia di vittorie consecutive. Nello stesso anno ottiene una wild card per gli Internazionali d'Italia e pure la sua prima vittoria in un Masters 1000. Il 12 agosto sale al numero 130 della classifica ATP, miglior under 18 al mondo. E agli US Open accede per la prima volta nel tabellone principale degli US Open e al culmine di un'annata magica, si toglie pure la soddisfazione della vittoria alle Next Gen ATP Finals. 

A inizio 2020 il 18enne Sinner è già un giocatore da top 100 nel ranking ATP. Il 14 novembre vince il'Atp 250 di Sofia. Due giorni più tardi entra nella top 40 della classifica mondiale, in 37esima posizione. Nel 2021, Sinner batte ulteriori record di precocità: l'altoatesino si porta a casa tre titoli ATP (Washington, Sofia e Anversa), spingendosi fino agli ottavi di finale agli US Open. L'unico rimpianto è la finale del Masters 1000 di Miami, persa contro il polacco Hurkacz. Il 1° novembre occupa la nona posizione del ranking. A inizio 2022 si «separa» da Piatti e a febbraio annuncia Vagnozzi come suo nuovo allenatore. Il 31 luglio vince il torneo di Umago. Nello staff si unisce anche Darren Cahill, il coach guru dei numero uno.

La svolta

Nel 2023 ecco la grande ascesa: la vittoria al 250 di Montpellier e le finali a Rotterdam e Miami sono degli ottimi punti di partenza per costruire un altro anno memorabile. Al Roland Garros è eliminato al secondo turno; un infortunio muscolare o costringe ad abbandonare l'ATP 500 di Halle, ma a Wimbledon arriva in semifinale, sconfitto poi da Novak Djokovic. Ad agosto 2023, vince il Masters 1000 di Toronto e sale al sesto posto nel ranking ATP. Sinner vince il torneo di Pechino e poi quello di Vienna arrivando al decimo titolo in carriera, eguagliando il numero di successi di Adriano Panatta. 

Poi le ATP Finals: Jannik Sinner, davanti a 12 mila persone, ha regalato all'Italia e a sé stesso una notte indimenticabile: è stata la sua prima vittoria contro Novak Djokovic. Poi arriva la vittoria della Coppa Davis. L'inizio del 2024 è da sogno con la prima vittoria di un torneo Slam, gli Australian Open.

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