Triumph. L'America di Ufficiale e gentiluomo

La Triumph bicilindrica che guidava Richard Gere in «Ufficiale e gentiluomo» (1983) è inconfutabilmente una moto inglese anche se l'ampio manubrio, a corna di bue, tradisce una dichiarata volontà di rendere la storica due cilindri più simile ai gusti americani, influenzati dai manubri Harley Davidson. La casa inglese, costruttrice della storica Bonneville e di altre bellissime bicilindriche di media cilindrata, ha poi passato negli anni '70 e '80 periodi non felici ma la rinascita, dagli anni '90 e sino a oggi, ha portato sul mercato ottimi modelli - due e tre cilindri - molto apprezzati dal pubblico: le Triumph di oggi sono moderne, affidabili e decisamente in linea coi migliori prodotti della concorrenza europea e giapponese.
La serie Bonneville, interpretazione retro del modello del passato, è particolarmente riuscita e la versione America è la declinazione in chiave custom cruiser della bicilindrica inglese, rinata con l'intento di riproporre stilemi e facilità di guida della primigenia Bonneville nata negli anni '60. Ampio manubrio, sella bassa, avancorsa più lunga, pneumatico posteriore panciuto e di piccolo diametro (15"con canale più largo nella versione 2011): Triumph America si presenta quest'anno con alcune piccole modifiche, atte a migliorare ulteriormente la sua innegabile facilità di guida oltre a un fascino estetico indiscutibile e davvero piacevole.
Nell'accezione comune una cruiser è una moto con ampio manubrio, seduta bassa, lo strapuntino per il passeggero, i parafanghi ampi e coprenti: l'Harley Davidson, nel passato e anche oggi, ha in catalogo ottime bicilindriche con queste fattezze ma anche i quattro costruttori del Sol Levante si sono esercitati - con successo - sul tema. La Triumph America offre la singolarità del bicilindrico con schema parallelo: il raffreddamento ad aria del due cilindri della Bonneville riprende temi moderni col doppio albero a cammes in testa che comanda le 4 valvole per cilindro (dimenticate aste e bilancieri) con fasatura degli scoppi a 270° per accentuare il sound e la (ir)regolarità ai bassi e medi regimi, tipica delle grosse due cilindri che emettono anche leggere ma piacevoli vibrazioni.
Il due cilindri Bonnie è come detto molto moderno: la versione attuale (865 i centimetri cubici della cilindrata) è dotata di un efficace impianto di iniezione elettronica, il cambio è a cinque marce e la trasmissione finale a catena. In questa versione America del due cilindri Bonneville, particolarmente curata è l'erogazione della potenza ai bassi e medi regimi con la già citata fasatura degli scoppi (diversa solo per questa versione America) che agevola la coppia ai bassi giri. Sul piano della ciclistica la sella - altra novità della versione 2011 - è posta a 69 centimetri dal suolo, permettendo così di avere un'ottima maneggevolezza e padronanza dei 250 kg di massa. Due i freni a disco con l'unità anteriore da 310 millimetri di diametro e il disco dietro da 285; la forcella è della giapponese Kayaba con steli da 41 millimetri mentre al posteriore c'è una classica coppia di ammortizzatori.
Il prezzo di listino della Triumph America è fissato in 8.990 euro con ampie possibilità poi di abbellire questa cruiser con accessori prodotti dalla stessa Triumph o commercializzati dai tanti produttori di particolari after market.
Luca Scarpat
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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