Super Bowl, capolavoro di Philadelphia sotto gli occhi di Trump
Nella cinquantanovesima edizione del Super Bowl, disputata al Caesars Superdome di New Orleans, i Philadelphia Eagles distruggono i Kansas City Chiefs (40-22) grazie ad una prova difensiva pressoché perfetta. Gli Eagles alzano al cielo il loro secondo Vince Lombardi Trophy, con il quarterback Jalen Hurts incoronato Mvp della finale. Nonostante una prestazione non brillante, merito dell’ottimo lavoro della difesa avversaria, il running back degli Eagles Saquon Barkley chiude una delle migliori stagioni della storia, superando il leggendario Terrell Davis per numero di yards corse, inclusi i play off (2,504).
Sfida senza storia
I Chiefs, alla quinta partecipazione in sei anni, non riescono a sfruttare la loro esperienza, in una sfida mai realmente in discussione, complice la peggiore prestazioni del quarterback Patrick Mahomes e dell’assenza ingiustificata di Travis Kelce. Sfuma così la possibilità del terzo titolo di fila. Le Aquile prendono il volo già dal primo quarto, neutralizzano la fase offensiva dei rivali e, dopo nove minuti, sbloccano l’incontro con il touchdown di Hurts. In apertura della seconda frazione, Bryan Cook intercetta il lancio del numero 1, ma la contesa non scivola dalle mani della formazione di coach Sirianni. Due intercetti, il primo del rookie Cooper DeJean, che propizia anche il touchdown del 17-0, fanno collassare definitivamente l’attacco biancorosso. A peggiorare la situazione per i campioni in carica è il touchdown di A.J. Brown, che manda le squadre all’intervallo sul 24-0.
Lo show dell’intervallo
A dare spettacolo nell’halftime show è Kendrick Lamar, tornato sul palco dopo l’edizione del 2022. Il rapper di Compton, affiancato da SZA, ha infiammato il pubblico eseguendo Not Like Us e altri undici successi. Lo show ha visto anche la partecipazione speciale di Samuel L. Jackson, nei panni dello Zio Sam, e della campionessa mondiale del tennis Serena Williams, nel ruolo inedito di ballerina. Al rientro in campo, Kansas sprofonda fino al 34-0, ma due segnature della matricola Xavier Whorty, permettono di ridurre lo scarto finale. Gli Eagles, sotto gli occhi del presidente Donald Trump – primo in carica a presenziare all’evento –, impediscono ai rivali di completare il primo three-peat (tre successi di fila) della storia Nfl vendicando così il ko del Super Bowl LVII
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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