Slackline, in equilibrio su una fettuccia per fare il pieno di brividi
Si può far diventare una cosa seria il principale fattore di riferimento per un gioco? Sì, se la cosa seria è la ricerca dell’equilibrio, e se il gioco è quello di praticarlo cercando di mantenere la concentrazione mentre si cammina sopra una fettuccia sospesa da terra, flessibile ed elastica.
Si chiama slackline quest’attività sportiva e come molte altre arriva dagli Stati Uniti. Nel Parco Nazionale di Yosemite, in California, ancora oggi luogo si riferimento mondiale per l’arrampicata, circa quarant’anni fa Adam Grosowsky e Jeff Ellington iniziarono ad affinare il loro equilibrio per la scalata camminando prima su corde e catene, e poi su fettucce tese.
Duplice classificazione
La diffusione di quest’attività, che si può certamente intendere anche come forma d’arte e come sport, ha coinvolto con il passare del tempo anche l’Italia, dove fu ancora un gruppo di arrampicatori a promuoverne la conoscenza. Da una decina d’anni il boom dello slacklining tra le attività del settore outdoor è evidente, nel nostro paese così come nella provincia di Brescia, sia negli ambienti naturali (tra guglie e pareti di roccia, nei boschi, tra i massi vicini a un rifugio o al mare tra gli scogli) sia in quelli urbanizzati, dove si possono osservare fettucce tese tra gli alberi dei parchi pubblici, e su qualsiasi punto fisso che possieda le caratteristiche idonee per il tensionamento della fettuccia.
Due centimetri e mezzo è la larghezza della fettuccia, sui quali appoggiare il tallone, la pianta e le dita dei piedi, cercando di distribuire il peso del corpo e di mantenere l’equilibrio attraverso piccole oscillazioni del bacino e utilizzando gli spostamenti delle braccia sopra la testa se si sta perdendo l’equilibrio. Questo gioco può essere praticato a pochi centimetri da terra così come sospesi a diversi metri di altezza. Il vuoto sotto i piedi è un fattore di disagio e rappresenta un ulteriore elemento di difficoltà, assieme alla mancanza di riferimenti visivi.
Sicurezza
L’altezza non aumenta il pericolo. Il cammino sulle fettucce sospese a grandi altezze viene infatti affrontato mediante l’utilizzo di un’imbragatura alla quale è legato un cordino per assicurarsi. Può sembrare strano, ma si rischia di più praticando lo slacklining tra due alberi a un metro di altezza, soprattutto per caviglie e legamenti delle ginocchia. Questo sport trasmette sensazioni di libertà e di contatto con la natura. E già queste accompagnano sulla strada verso un buon equilibrio.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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