Slackline, il campione del mondo: «Al Maniva un meeting da sogno»
Procede a ritmo intenso e con ampia partecipazione di atleti, addetti ai lavori e pubblico ammirato il Cima Caldoline Highline Festival. Sulle rupi della zona del Maniva che si innalzano davanti alla Capanna Tita Secchi, poste a scavalco con il territorio di Bagolino, i ragazzi dell’Asd Slackline Brescia hanno dato il via il 16 agosto scorso al prestigioso meeting internazionale di slackline, l’attività sportiva che consiste nel procedere in equilibrio su una fettuccia tesa tra due ancoraggi fissi, della larghezza di due centimetri e mezzo.
Il meeting avrà il suo apice agonistico domani, domenica, quando si svolgerà la seconda edizione della Coppa del Mondo di Highline Freestyle. Gli atleti, debitamente assicurati, si sfideranno realizzando difficili e spettacolari evoluzioni a grande altezza su fettucce sospese nel vuoto, che saranno giudicate da un gruppo di qualificati esperti. A dare valore alla manifestazione organizzata da Slackline Brescia in diversi mesi di intenso lavoro, oltre al rilievo internazionale offerto a questa porzione di Prealpi Bresciane per una valorizzazione del territorio in chiave moderna, dinamica e rispettosa dell’ambiente naturale, è anche la qualità del livello agonistico raggiunto.
La competizione inizia domani, alle 14, e il biglietto d’ingresso costa 5 euro. Per informazioni visitare le pagine Facebook e Instagram di Slackline Brescia, sulle quali sono riportati anche i vari eventi collaterali. Nel gruppo di atleti partecipanti rientrano i migliori atleti del mondo di questo sport, e tra questi c’è il giovane americano Davis Hermes, vincitore del primo campionato mondiale di Highline svoltosi a Laax in Svizzera, che a Cima Caldoline ha tenuto un workshop e ha condiviso alcuni pensieri prima di concentrarsi sulla gara.
Lei è giovane, come è giovane la disciplina dello slackline: in che modo si è avvicinato a questo sport?
«Ho visto fare slackline per la prima volta ai Mountain Games in Colorado nel 2012. C’era una competizione di trickline e non ci è voluto molto prima che desiderassi mettermi in gioco. Quindi, ho iniziato ad allenarmi tutti i giorni».
Quando ha cominciato a fare freestyle?
«Il freestyle sulle linee sospese a grandi altezze è una disciplina in evoluzione che ha aiutato tanti slackliner a divertirsi e a cercare di essere più creativi. Si tratta di una modalità di espressione particolarmente spettacolare per chi assiste alle esibizioni, e rappresenta un enorme potenziale per dare visibilità alla slackline, raggiungendo un pubblico sempre più ampio».
Da vincitore del primo campionato mondiale di highline a Laax in Svizzera, come è stata la sua esperienza e cosa ha significato questo momento per il suo sport?
«A Laax è stato fantastico, l’appuntamento ha promosso tutti gli stili di freestyle e ha radunato i migliori atleti del mondo, dandomi la possibilità di confrontarmi con quelli che più mi hanno ispirato fino ad oggi».
Cosa l’ha spinta a raggiungere Cima Caldoline?
«È prima volta che vengo in Italia. Non potevo perdere l’occasione di unirmi a tanti amici e amiche che mi hanno parlato del Cima Caldoline Highline Festival come il meeting di highline più bello del mondo».
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