Roll Club Bettini Brescia, un'eccellenza del pattinaggio artistico a rotelle internazionale
Mentre da noi è costretta a organizzare una colletta per far gareggiare all’estero i propri atleti, fuori dai confini italiani il Roll Club Bettini Brescia è considerato un’eccellenza del pattinaggio artistico a rotelle internazionale, tanto che un suo istruttore fa il ct in due selezioni straniere e l’altra è stata campionessa del mondo. È l’amaro paradosso con cui deve convivere da anni una delle società sportive più blasonate della provincia, che pur con mezzi economici limitati ha tuttora ben quattro atleti in Nazionale.
L’elemento di maggior spicco è Marco Pescatori, 29 anni, protagonista del quartetto - integrato da tre rappresentanti della Vigasio Verona - che nella finale dell’ultima Coppa del mondo svoltasi in Argentina ha conquistato la medaglia di bronzo alle spalle della Spagna e della Nazionale di casa.
La squadra
Per la trasferta, gli spostamenti e perfino l’abbigliamento è stato necessario ricorrere a raccolte fondi organizzate dai due club, perché dalla Federazione non è arrivato alcun aiuto. Il gruppo si è cercato da solo anche il volo aereo e la pista per prepararsi a Buenos Aires, prima di trasferirsi a San Juan.
Per potersi allenare, Pescatori - che è anche istruttore della società - raggiungeva ogni sera a Verona Nicole Angrisani, Eleonora Perrone e Anna Cunego, le tre atlete del Vigasio, libere solo dalle 22, perché durante il giorno lavorano. Sacrifici affrontati con orgoglio («ho cominciato da bambino, questo sport è una tradizione di famiglia ed è bello aver fatto del pattinaggio una professione») e condivisi con Letizia Ghiroldi, 26 anni, sua compagna nella vita, ex campionessa del mondo, originaria di Manerbio, assieme alla quale guida il settore agonistico del team.
Marco, già vicecampione italiano ed europeo nella coppia danza, è anche ct della Nazionale del Belgio e di quella della Cina, nella quale gareggiano altri due atleti del Roll Club Bettini di origine cinese, Mirko Yan Caide, 18 anni, e Milly Yan Ying, 21, cresciuti in Italia. «Li abbiamo valorizzati noi - sottolinea Andrea Pescatori, presidente del club e papà di Marco -, però non hanno alcun interesse a gareggiare per la nostra Nazionale e lo capisco. Nel loro Paese si fa di tutto per incentivare l’attività e gli atleti sono accontentati in ogni piccola esigenza».
Per seguire al meglio i due ragazzi, da metà agosto Marco sarà a Shanghai per i Giochi asiatici. Il quartetto di azzurri del club è completato da Alessandro Arici, 18 anni, originario di Gussago, ormai più di una promessa dopo aver vinto ben due volte l’oro ai campionati europei cadetti. Risultati di tale livello non si raggiungono per caso e confermano la bontà del lavoro svolto dalla società negli ultimi anni.
I sacrifici
Oscurato mediaticamente da quello su ghiaccio, il pattinaggio artistico a rotelle è altrettanto spettacolare e ha nell’Italia una delle nazioni più forti sia per la bravura degli atleti sia per il livello dei materiali, tanto che le marche di telai e rotelle oggi sono quasi tutte del nostro Paese. Per essere competitivi bisogna allenarsi ogni giorno, conciliando le rotelle col lavoro e gli studi. Il training su pista va integrato con la preparazione atletica, caratterizzata soprattutto da esercizi a corpo libero.
È da considerare anacronistica la visione di chi non lo ammette alle Olimpiadi perché sarebbe una versione all’aperto di quello su ghiaccio. Ma anche se non va molto in tv, quando poi si fa conoscere il pattinaggio artistico a rotelle cattura sempre l’attenzione dei più piccoli. «Questa è la nostra soddisfazione maggiore - sottolinea il presidente Andrea Pescatori -, possiamo contare su un nutritissimo vivaio e a volte ci tocca persino respingere le richieste perché siano ormai arrivati a quota 250». Il futuro è affidato a questi piccoli. Magari, per uno di loro non si realizzerà un giorno il sogno a cinque cerchi.
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