Riscatto Rossetti: «Dalla Coppa del Mondo in Finlandia riparto per tornare al top»

Erase and rewind. Cancella e riavvolgi. Sono le parole di una vecchia hit dei Cardigans datata 1998. A quel tempo Marta Rossetti non era ancora nata, ma i versi del gruppo pop/rock svedese descrivono alla perfezione lo stato d’animo con cui la ventitreenne gardesana approccia la Coppa del Mondo femminile di sci, al via con i due slalom di Levi (domani e domenica, ore 10/10.15 e 13/13.15; diretta tv su RaiSport ed Eurosport e streaming su RaiPlay, Discovery+ e Dazn) dopo le cancellazioni di Soelden, Zermatt/Cervinia e Lech.
Inutile girarci intorno, la voglia di riscatto è tanta dopo che la passata stagione - già difficile essendo di ritorno da un grave infortunio al ginocchio - è stata letteralmente gettata alle ortiche tra problemi fisici e di materiali, senza nemmeno una qualifica in Coppa del Mondo e con un passo lento anche nel circuito continentale. «Speriamo che questa sia buona - esordisce dalla Finlandia la specialista di Raffa di Puegnago - visto che fino ad ora abbiamo lavorato bene. Il focus sarà sicuramente tornare al top in slalom. Cosa mi ha lasciato la scorsa stagione? Un mix di cose. Sicuramente non sono felice per come andata. Ma allo stesso tempo mi ha motivato per lavorare ancor più duramente durante l’estate. Il mio preparatore Cristiano Durante mi ha rimesso in sesto».
Pensa di aver chiesto troppo al proprio fisico? «Sì e l’ho capito a fine stagione, dopo due mesi che ero ferma. Mi sono rotta tutti i legamenti della caviglia, mi faceva malissimo e ho capito che dovevo fermarmi. Ma se non l’ho fatto è perché ho seguito le indicazioni di chi mi stava vicino. È andata così, spero di rifarmi a breve».
Di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia negli ultimi mesi. Dai materiali alla guida dello slalom femminile, passata dal bresciano Devid Salvadori (che ha deciso di lasciare il giro delle Nazionali per avvicinarsi alla famiglia e tornare con i giovani al Rongai Pisogne) al trentino Roberto Lorenzi. «Mi trovo bene con il nuovo responsabile, abbiamo fatto un buon lavoro sugli sci soprattutto tra la trasferta in Argentina e la Val Senales lavorando su tracciati più angolati rispetto all’anno scorso, è servito per trovare ritmo e profondità. Ora però aspettiamo il responso della gara. Dopo quattro anni ho ripreso a fare qualcosa anche in gigante, ed è stato utilissimo anche per lo slalom: non dico di poter gareggiare in Coppa del Mondo, ma magari in Europa sì».
Senza Peterlini alle prese con gli strascichi dell’infortunio al ginocchio, ci saranno Gulli, Della Mea e Tschurtschenthaler. «Siamo tutte motivate a far bene. Obiettivi? Ce ne sono diversi, ma preferisco non dichiararli». Riferimento al Mondiale? «Sicuro, ma ce ne sono tanti altri prima. Intanto abbassare i punti nei due circuiti».
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