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Ravelli porta Bertagnolli pure a podio in slalom

Ai Mondiali di Lillehammer, dopo l’oro in gigante, il trentino guidato dal darfense è argento iridato nello speciale
Podio.: a sinistra Ravelli e Bertagnolli con la medaglia d’argento
Podio.: a sinistra Ravelli e Bertagnolli con la medaglia d’argento
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Seconda medaglia per Giacomo Bertagnolli e la sua guida - il darfrense Andrea Ravelli - ai Mondiali Paralimpici degli sport della neve di Lillehammer. Dopo l’oro vinto nello slalom gigante, lo sciatore trentino delle Fiamme Gialle condotto dall’ex azzurro di Darfo, ha portato a casa l’argento nello slalom della categoria ipovedenti.

È di 1’28’’29 il tempo degli azzurri, giunti al traguardo con soli 11 centesimi di ritardo dai vincitori della gara, gli austriaci Johannes Aigner e Matteo Fleischmann (1’28’’18). che già conducevamo a metà gara. Terzo gradino del podio per gli slovacchi Jakub Krako e Branislav Brozman (1’29’’22).

«Un’altra grande prova per Giacomo Bertagnolli e la sua guida Andrea Ravelli. Dopo l’oro nel gigante - commenta Luca Pancalli - è arrivato anche l’argento nello slalom. Diventano così 7 le medaglie conquistate dagli azzurri ai Mondiali paralimpici di Lillehammer (2 ori, 3 argenti e 2 bronzi; ndr). Un risultato straordinario. Complimenti a questi fantastici campioni e complimenti alla Federazione sport invernali paralimpici», è stato il commento del presidente del comitato Italiano Paralimpico.

Un’inforcata alla terza porta ha messo fuori combattimento, invece, Federico Pelizzari. Il giovane lecchese, tesserato per la Polisportiva Disabili Vallecamonica, era quinto a metà gara nella categoria standing: chiude comunque il suo primo Mondiale con uno splendido bronzo. La gara è stata vinta dal francese Bauchet (1’25’’47) davanti al neozelandese Hall (1’30’’20) e al russo Alyabyev (1’31’’77). Si è fermato infine in semifinale il sogno di una medaglia per i rider azzurri.

Nello snowboard cross (categoria Upper Limb), Jacopo Luchini non è riuscito a qualificarsi alla finale piazzandosi terzo nella propria batteria. In quella successiva, il giapponese Oiwane e il francese Montaggioni non hanno lasciato spazio a Riccardo Cardani e Mirko Moro, rispettivamente terzo e quarto. I tre italiani si sono così ritrovati nella finalina che ha visto primeggiare Luchini, il quale così ha chiuso al quinto posto assoluto davanti a Cardani (sesto) e Moro (settimo). Era stato eliminato ai quarti di finale, invece, l’altro azzurro, il piemontese Paolo Priolo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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