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Pareti di roccia e adrenalina: ecco i segreti dell'arrampicata

Sono molti gli appassionati che scelgono il luogo delle vacanze in funzione della presenza di pareti attrezzate, per conoscere zone nuove
Un difficile passaggio con le piccozze lungo la parete di pietra - © www.giornaledibrescia.it
Un difficile passaggio con le piccozze lungo la parete di pietra - © www.giornaledibrescia.it
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Su un albero, da bambini, siamo saliti tutti, e quella tra i rami è stata probabilmente per molte persone la prima esperienza di arrampicata. Lo stesso spirito giocoso che guida la salita tra le fronde viene applicato sulla roccia, che offre un campionario di combinazioni legate a movimenti, situazioni tecniche e atletiche.

Migliorarsi

Mettersi alla prova nel tentativo di superare difficoltà sempre crescenti rappresenta la sfida base dell’arrampicata sportiva. Si tratta di uno sport a tutti gli effetti, che ha iniziato ad affermarsi di prepotenza anche nel nostro paese nel corso degli anni ’80, quando ha compiuto i primi passi in maniera autonoma smarcandosi dall’alpinismo.

Tra le aree che per prime hanno iniziato a vedere attrezzate le loro pareti ci furono in quel periodo soprattutto quelle di Finale Ligure e di Arco di Trento, ancora oggi tra le più importanti. Quest’ultima, per la sua vicinanza, è molto frequentata anche da scalatori bresciani. Arrampicare sulla roccia può diventare l’occasione per trascorrere piacevoli giornate nella natura, per condividere con altri amici momenti di svago, per conoscere zone nuove. Molti sono gli appassionati che in funzione della presenza di pareti attrezzate scelgono la località delle vacanze.

Dove

La pratica di questo sport deve potersi svolgere su pareti con adeguati livelli di sicurezza, dato che i tentativi di superare passaggi difficili non vanno sempre a buon fine, e si risolvono con il brivido di un volo trattenuto dalla corda. La disponibilità di attrezzature idonee (ancoraggi per la progressione e soste per la calata) è criterio fondamentale per offrire un divertimento sicuro. A questo parametro deve necessariamente accompagnarsi quello della conoscenza delle attrezzature personali (imbragatura, casco, scarpette, corda, rinvii, bloccanti e freni), e delle tecniche di progressione e di assicurazione, che si possono apprendere mediante la partecipazione a corsi specializzati.

Nel periodo di diffusione, l’arrampicata è stata talvolta proposta come uno sport estremo. Il superamento di tale immagine ha portato a frequentare pareti di roccia da parte di persone di ogni età alla ricerca del superamento del proprio limite personale, anche nelle palestre indoor. Il gioco-arrampicata presenta anche una valenza pedagogica, dato che favorisce lo sviluppo dell’intelligenza motoria, equilibrio psichico e autocontrollo. Arrampicare, insomma, è per tutti.

Guida all'equipaggiamento

Il richiamo è verso l’alto. Sguardo in su. Casco a protezione da eventuali cadute di pietre e detriti. Scarpette ben strette. E mentre la mente, appiglio dopo appiglio, analizza il percorso e le sporgenze, l’animo torna ad aprirsi a quel senso di libertà e di vertigine che mancava da troppo tempo. Sono questi gli elementi che fanno lo scalatore. Dal neofita al professionista. Testa,  passione e grande attenzione ai materiali.

Materiali per l'arrampicata - © www.giornaledibrescia.it
Materiali per l'arrampicata - © www.giornaledibrescia.it

La giusta attrezzatura, in base al tipo di scalata, può determinare la buona riuscita dell’arrampicata in completa sicurezza. «La scelta dei materiali è fondamentale - conferma Matteo Massardi, titolare di Gialdini, negozio di riferimento in città -. Nella nostra provincia abbiamo tante falesie e molte occasioni per praticare arrampicata nella natura, ci sono anche pareti artificiali al coperto. La scarpetta, innanzitutto, deve essere aderente. Gli scalatori esperti talvolta indossano calzature di due taglie più piccole rispetto alla loro. Per scalate meno impegnative si può optare ovviamente per una calzatura più comoda, ma sempre tecnica. Per quanto riguarda le attrezzature, si apre un mondo...».

Moschettoni, imbragature, corde, bloccanti, discensori, caschi: c’è una gamma vasta di prodotti con materiali di ultima generazione e molto resistenti all’usura, che garantiscono comfort e massima sicurezza. Meno vincolante la scelta dei vestiti: «Jeans e maglietta, fondamentalmente e poco di più - conclude Massardi - in puro stile boulder, una tipologia di arrampicata su blocchi o grossi massi senza corda. Molto richiesti anche i pantaloni in velluto e felpe. Abbigliamento che nasce per l’arrampicata ma anche identificativo se sfruttato nella quotidianità».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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