L’An Brescia rischia, ma alla fine piega Trieste: 10-8
Pericolo scampato. L’An Brescia rischia di perdere punti contro Trieste che arriva a Mompiano con qualche defezione, ma con la determinazione giusta. Finisce 10-8 e le calottine bresciane possono tirare un sospiro di sollievo. Si vedono un po’ di pesantezza e poca lucidità davanti, ma a pesare oltre all’assenza del centroboa Gianazza, anche il mezzo servizio del difensore Stefano Guerrato che gioca malgrado il dolore al gomito destro.
Tutto questo senza togliere il merito a Trieste che resta bestia nera per Brescia: gli ospiti nuotano molto, hanno un ottimo pressing alto e combattono su tutti i palloni. A fare la differenza negli ultimi minuti un po’ di stanchezza in più dei triestini, ma anche la solita importante prestazione del capitano dell’An, Jacopo Alesiani. Menzione speciale per lui che fino all’ultimo lotta, sgomita davanti ed è fondamentale dietro.
Il match
Il primo tempo finisce 4-3: a segno per Brescia Dolce (1-0), Del Basso (2-0), Balzarini (3-3) e Irving (4-3), mentre per Trieste Draskovic (2-1), Petronio (2-2) e Marziali (2-3). L’An chiude in vantaggio, ma fatica e il secondo tempo non va diversamente. Irving apre le marcature (5-3), ma poi botta e risposta con gli avversari che accorciano con Draskovic (5-4). Riallunga Ferrero (6-4), chiude la rete di Mezzarobba (6-5).
La tensione aumenta nella terza frazione di gioco. Brescia fatica in attacco, Baggi Necchi commette due ingenuità pesanti e Trieste prende forza. Per i padroni di casa arrivano i gol di Alesiani (7-5, 9-8), Balzarini (8-7), per gli ospiti Draskovic (7-6, 8-8) e Manzi (7-7). Dopo l’espulsione diretta per gioco scorretto di Balzarini per Brescia e Draskovic per Trieste, l’ultimo tempo è al cardiopalma. Un po’ di nervosismo scalda la piscina. A rassicurare la panchina bresciana ci pensa Irving che infila il 10-8 e chiude la partita.
Il coach
«Sapevo che sarebbe stata una partita così difficile – ha detto coach Bovo –. Loro ci hanno sempre messo in difficoltà. Hanno giocato con accortezza, noi abbiamo sbagliato molti tiri, non eravamo brillantissimi, abbiamo giocato tante partite. L’importante, quando si fa fatica, è vincerle».
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