Ora è ufficiale: il tricolore va a Mosca, Leclerc e Fisichella
Giustizia è fatta. Sembrava una decisione a lungo termine, invece tutto si è risolto nel giro di soli tre giorni. Il titolo tricolore del Campionato italiano gran turismo Endurance è stato assegnato, giustamente e meritatamente, al bresciano Tommaso Mosca, che gareggiava con Giancarlo Fisichella e Artur Leclerc su Ferrari 296 Gt3 della Scuderia Baldini.
L’attesa
Al termine della gara di domenica scorsa a Monza il titolo tricolore non era stato assegnato ufficialmente a causa di un doppio reclamo presentato dalla Vsr-Vincenzo Sospiri Racing, team Lamborghini di Cazzaniga-Di Folco-Liberati, ha avuto un epilogo molto veloce.
Nella giornata di ieri, alla segreteria della Corte Sportiva di Appello Acisport è giunta la comunicazione ufficiale da parte del team che aveva fatto ricorso della rinuncia alla presentazione dell’appello e, di conseguenza, è stato ufficializzato il risultato della pista che aveva visto la vittoria del terzetto della Ferrari davanti alle due Lamborghini Huracan Gt3 Evo.
Il ritiro del ricorso da parte del team di Sospiri potrebbe essere stato dettato dal fatto che, a bocce ferme, abbiano capito che le possibilità di vittoria dello erano poche. Sentiti alcuni addetti ai lavori, sin dalle prime ore dell’annuncio del ricorso, c’erano state note molto contrastanti, in quanto durante l’ultimo atto della gara, quando Tommaso Mosca è stato per diversi giri attaccato alla Lamborghini di Di Folco senza che quest’ultimo riuscisse a superarlo, il danneggiato era stato proprio il bresciano. Poi, quando a poche tornata dal termine Mosca era riuscito a prendere la prima posizione non c'è stato nulla da fare, tanto che ha concluso con oltre cinque secondi di vantaggio a dimostrazione della sua velocità.
Le parole di Mosca
«Sono contento dell’esito finale – dice Mosca – anche se eravamo tranquilli perché la gara si era conclusa nettamente a nostro favore senza scorrettezze. Abbiamo dimostrato anche quest’anno di aver trovato accordo totale tra noi e tutto il team con una Ferrari potente ed affidabile».
Due campionati italiani consecutivi danno la dimostrazione, non solo della validità della vettura, ma anche del valore dei piloti.
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