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Olimpiadi, l’Italginnastica è in finale: perfetta Angela Andreoli

Quando mancano ancora due suddivisioni, le azzurre possono già festeggiare l’ammissione alla Final Eight di dopodomani. Grande prestazione della bresciana
Angela Andreoli in azione a Parigi - Foto Epa/Caroline Brehman © www.giornaledibrescia.it
Angela Andreoli in azione a Parigi - Foto Epa/Caroline Brehman © www.giornaledibrescia.it
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Quando mancano ancora due suddivisioni femminili, l'Italdonne di ginnastica artistica della bresciana Andreoli può già festeggiare l'ammissione alla Final Eight olimpica di dopodomani. Con il secondo posto provvisorio dietro agli Stati Uniti di Simone Biles, davanti a Cina, Gran Bretagna e Giappone, Manila Esposito e compagne bissano la qualificazione della maschile completando una doppietta a squadre che in Italia non si era mai vista nell'era della ginnastica moderna.

«La mia gara è andata benissimo, sono contenta, soprattutto di aver portato a termine tutti i miei esercizi e di aver dato un contributo alla squadra - ha detto a margine Angela Andreoli -. Ho portato un elemento nuovo alla trave, lo Tsukahara in uscita, che erano due anni che non facevo. Anche io ero al debutto olimpico come le altre mie compagne e mi sono venuti i brividini già prima di entrare, quando ho sentito il fragore della folla. Siamo riuscite a compiere il nostro dovere, quello per il quale ci eravamo impegnate tanto».

Prima rotazione

La squadra azzurra guidata da Casella - © www.giornaledibrescia.it
La squadra azzurra guidata da Casella - © www.giornaledibrescia.it

La 17enne Esposito, regina d'Europa e la donna più giovane dell'intera missione Coni, si è presentata sul proscenio a cinque cerchi sulle note di «Le vent le cri» di Ennio Morricone ed è partita con la sua routine. La giuria ha valutato l'esercizio della stella di Torre Annunziata con un 13.633.

Dopo è toccato ad Alice D'Amato che riesce ad alzare la posta, portando alla causa azzurra un bel 13.700 con un esercizio coreografato su «Stanga» di Sagi Abitul & Guy Haliva. Terza italiana sul quadrato centrale della Bercy Arena Elisa Iorio, che, finalmente, corona il suo sogno a cinque cerchi: 12.800. Il personale della Iorio rimane fuori dal computo dell'Italdonne grazie alla copertura della campionessa assoluta di specialità. La piccola Angela Andreoli ottiene 13.500 portando all'Italdonne il totale, nella prima rotazione, di 40.833.

Il volteggio

Si passa al volteggio. Esposito, ancora una volta, non tradisce le aspettative e trova un 14.133 in fondo alla rincorsa dei 25 metri. Iorio si riscatta subito con un 13.766, mentre D'Amato arriva troppo abbondante e incorre in una penalità da tre decimi. È il suo 13.200 a rimanere fuori, stavolta, perché Andreoli, di nuovo, parte per quarta e porta a casa il risultato, con un avvitamento e mezzo. Grazie al 13.500 della neo arruolata nel Centro Sportivo dell'Esercito Italiano le Fate volano a 41.632. Al giro di boa quindi l'Italia vanta già un bottino di 82.465.

Parallele

Alle parallele asimmetriche fa il suo debutto nell'Olimpiade Giorgia Villa: il punteggio di 13.666 paga qualche imprecisione di troppo. Manila Esposito arriva subito in soccorso, sotto gli occhi di Vanessa Ferrari che la gara l'ha seguita dagli spalti, come altri personaggi del calibro di Tom Cruise, Snoopy Dog e Arianna Grande, accorsi per tifare Team Usa: 14.166.

Il due volte oro europeo di specialità Alice D'Amato ottiene un 14.666 che lascia aperte concrete speranze di final eight. La chiosa spetta a Iorio: il 14.366 della ventunenne scarta il parziale della Villa e regala alla nostra nazionale il complessivo di 43.198. Per la trave, come apripista ritorna Manila Esposito che in questa specialità detiene pure il titolo continentale: 13.966.

Problema

Iorio è un'altra che sui dieci centimetri di larghezza si muove con grande disinvoltura, ma sul doppio carpiato in uscita accusa un dolore alla caviglia. Subito soccorsa dal fisioterapista storico della Fgi, Salvatore Scintu, al Villaggio bisognerà valutare l'entità di quella che sembra una leggera distorsione al malleolo. Intanto, il suo 12.966 viene prontamente coperto da Alice D'Amato il cui 13.866 vale l’aggancio alla Cina.

Andreoli: "Sogno le Olimpiadi sin da bambina"

Terzo acuto

Per il sorpasso ci pensa Angela Andreoli che regala il terzo acuto di una gara perfetta e con 13.366 prende le compagne per mano fino a quota 41.198: con 166.861 le «Fairy Five» sono davanti a Cina e Gran Bretagna, seconde soltanto alle luccicanti stelle statunitensi. L'Italdonne entra così ufficialmente nell'ottetto olimpico che il 30 luglio si giocherà le medaglie. Per quanto riguarda gli Usa, il totale di 172.296 parla da sé. La star Simone Biles va in fuga nella qualifica all around con 59.566.

Tra le finaliste ci saranno sicuramente Manila Esposito (55.898) e Alice D'Amato (55.432), al momento quinta e sesta. Angela Andreoli è invece ancora in attesa di conoscere il suo destino.

Favorite

La campionessa olimpica al corpo libero Jade Carey, che a Tokyo tolse alla Ferrari l'estasi dell'oro, conclude l'ultima diagonale rovinando a terra, tra le lacrime. Quindi si può già dire che il suo trono è vacante, come quello dell'assente cinese Guan Chenchen alla trave.

La brasiliana Rebecca Andrade al volteggio e la belga Nina Derwael alle parallele potrebbero ancora difendere i rispettivi titoli. Biles permettendo, però, anche se ha risentito di un fastidio al polpaccio durante il suo corpo libero. Qualunque sia l'entità del problema non ha frenato la parata della numero uno in circolazione. A cominciare dal volteggio dove ha messo in fila il Biles II, ossia lo Yurchenko, doppio salto carpiato indietro, e, nel secondo salto, una rondata flic con mezzo giro, salto teso avanti con un avvitamento e mezzo.

Media da 15.300 e non ce n'è per nessuno. Come per il 14.600 al corpo libero, dove attualmente D'Amato è quarta ed Esposito sesta. Alla trave meglio dell'americana ha fatto soltanto la cinese Yaqin Zhou (Manila è quinta e Alice sesta, con le dita incrociate), mentre sugli staggi la Biles rischia seriamente di rimanere a guardare, malgrado sia stato l'ultimo attrezzo, dal quale è planata sorridente nella standing ovation generale, davanti ad un plotone di fotografi. Al comando, nella classifica provvisoria dopo tre rotazioni c'è l'algerina Kaylia Nemour.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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