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Nuova 308: più tecnologia per la berlina di casa Peugeot

Affinato anche il design, sarà in concessionaria a settembre: l'abbiamo provata sulle strade della Baviera
  • La nuova Peugeot 308
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Vanno bene le cose per Peugeot. Il marchio del Leone punta a due milioni di auto vendute nel 2017 e, dopo la recente iniezione di Suv medio-grandi (3008-5008), va all’offensiva nel segmento C, le vetture da famiglia, che ancora oggi vale il 38% del mercato. Il cavallo di battaglia è la nuova 308, berlina che ha esordito pochi anni fa con grande successo, aggiudicandosi il titolo di Auto dell’anno e mettendo nel carniere già 760mila esemplari venduti.

Di nuovo la 308 (il debutto in concessionaria sarà a settembre) ha parecchio, anche se esteticamente le modifiche non stravolgono la linea già conosciuta e assai apprezzata del mezzo. Il design è stato affinato, la calandra è più marcata, il cofano più affusolato, i proiettori hanno nuove luci diurne (full led sugli allestimenti top), al di sotto del paraurti ci sono tre grandi aperture: quella centrale ospita il radar, quelle laterali i fendinebbia. A led tripartite ed «artigliate» le luci posteriori che (finalmente) restano accese anche di giorno. Anche all’interno (dove le misure, adeguate, non sono mutate) si nota l’arricchimento delle finiture e dei tessuti che ricoprono i sedili. Sempre notevole la disponibilità di spazio nel bagagliaio, specie nelle versioni station wagon, che in Italia piacciono parecchio.

Le novità sono soprattutto concentrate nella tecnologia, sia come dotazione elettronica a servizio di infotainment e sicurezza, sia come propulsione e trasmissione.

Al centro della plancia, pulita e razionale, spicca il display touch di 9,7", facile ed intuitivo, ora uguale a quello di 3008 e 5008: ospita un sistema multimediale di ultima generazione, con funzione Mirror Screen, compatibilità Apple CarPlay e Android Auto, 3D Connected Navigation con Peugeot Connect (al centro europeo di soccorso) e TomTom Traffic.

Sulla 308 arrivano anche importanti sistemi di sicurezza già sperimentati su 3008 e 5008: a cominciare dall’utilissima gestione automatica degli abbaglianti, dalla frenata automatica d’emergenza, dal rilevatore di stanchezza del conducente, dall’allarme di superamento della mezzeria con mantenimento di corsia, dal monitoraggio dell’angolo cieco, dalla telecamera di retromarcia con visione a 180 gradi, per finire al regolatore di velocità auto adattativo che regola pure la frenata.

Anche sotto il cofano Peugeot introduce novità sostanziose: due propulsori, entrambi turbo ed entrambi da 130 Cv. Sono il pluripremiato tre cilindri benzina 1.2 PureTech e l’inedito Diesel 1.5 BlueHDi. Sui nuovi motori è stato installato un filtro anti-particolato con un catalizzatore evoluto per ridurre ulteriormente le emissioni, in vista delle nuove normative anti-inquinamento Euro 6C che sono attese soltanto da settembre 2018. Tecnicamente parlando, registra già uno scarto del 150% sulle misurazioni al banco rispetto al 210% previsto dalle normative. Altra novità per le trasmissioni: infatti arriva il cambio automatico 8 marce EAT8 sviluppato da Aisin (sinora Peugeot usava, ed usa ancora, la versione 6 marce), impiegato sul più potente motore Diesel 2.0 BlueHDi da 180 Cv.

Su strada, in Baviera, inerpicandoci anche sino a dove sorgeva il Berghof, residenza montana di Adolf Hitler (nell’Obersalzberg, presso Berchtesgaden, a una ventina di chilometri da Salisburgo), abbiamo provato le nuove 308 col motore 2.0 Hdi 180 Cv e cambio Eat8, la 1.2 PureTech 130 Cv con cambio Eat6 e la 1.5 Hdi da 130 Cv, con cambio manuale 6 marce.

La versione due litri ha un comportamento assolutamente disinvolto e rilassante: l’enorme disponibilità di coppia, unita all’efficienza del nuovo cambio fa sì che si possa guidare sempre con un filo di acceleratore e, anche quando serve un sorpasso, basta veramente niente per trarsi d’impaccio. Versione che potremmo quasi definire esuberante, è destinata soprattutto a chi macina decine di migliaia di km all’anno, magari a pieno carico. Decisamente più ritagliata sull’uso quotidiano la versione Hdi 1.5: il motore ha potenza e coppia sufficienti per una guida scorrevolissima, per di più con la garanzia di consumi assai contenuti. L’obiettivo reale di una media vicina ai 20 km/litro non è affatto una chimera, specie in associazione al cambio Eat6, che sceglie sempre momento e regime giusto per passare di marcia.

Infine il 1.2 tre cilindri 130 Cv: questo motore non finisce mai di sorprendere e, in abbinata all’Eat6, è perfetto per l’uso cittadino come autostradale: se si sfrutta nel modo giusto (senza tirarlo inutilmente su di giri) garantisce anche consumi irrisori uniti a una fiscalità assai conveniente. Il listino non è ancora ufficiale, ma dovrebbe essere allineato a quello dell’attuale versione.

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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