Nuoto, Michele Lamberti a vuoto: nei 100 dorso manca la finale ai Mondiali
Non c’è gloria per Michele Lamberti nella vasca iridata, in una giornata dai due volti per il ventitreenne bresciano. Bello e pimpante al mattino, autore del personale nella batteria dei 100 dorso, impacciato e poco reattivo nella vasca di ritorno alla sera, con la finale che sfuma per 17 centesimi.
Il portacolori di Gam Team e Fiamme Gialle completa la sua fatica nelle due vasche a pancia in su in undicesima posizione. Il 53”89 stampato nella semifinale pomeridiana è distante diciassette centesimi dall’ultimo crono di accesso in finale. A influire negativamente sullo stato d’animo c’è però il peggioramento rispetto all’exploit mattutino: uno squillante, vista l’ora, 53”73, quinto crono d’ingresso in semifinale e soprattutto tempo di tre centesimi più veloce rispetto al precedente personale di 53”76, siglato a Riccione agli Assoluti invernali.
«Sono contento. Il debutto non è mai facile, è stata una buona gara. Questo era il primo obiettivo, il prossimo è provare a migliorarsi e conquistare la finale. La semifinale sarà sicuramente più agguerrita e non sarà facile», raccontava il doppio figlio d’arte al termine della prima fatica, sfoderando anche un bel sorriso.
Le sensazioni
Nove ore più tardi il suo volto è più scuro, mentre analizza come al solito con dovizia di particolari la sua seconda recita dentro l’Aspire Dome: «Sono un po’ rammaricato, perché la finale era davvero accessibile, sarebbe bastato 53”72, quindi un centesimo in meno rispetto al tempo nuotato in batteria. Purtroppo ho sbagliato l’ingresso in virata, sono arrivato attaccato al muro e ho perso qualcosa lì. Il passaggio in 25”9 era meglio del 26”0 della batteria come sensazioni, peccato quindi per non aver ingranato la vasca di ritorno. Non mi aspettavo il peggioramento dalla mattina alla sera, ma il mio Mondiale non è finito».
Per Lamberti si prospetta ora un possibile impegno nella staffetta mista di domani. «Siamo due dorsisti in squadra, io e Mora, quindi è plausibile che uno faccia la batteria e l’altro l’eventuale finale, ma ancora i tecnici non hanno comunicato nulla al riguardo». La successiva fatica individuale, i 50 rana, prevede invece batteria e semifinali sabato e finale domenica. «L’atmosfera qui è davvero molto bella, me la sto godendo con molta più consapevolezza rispetto a Budapest. Questa gara non cambia i miei obiettivi: cercherò di avvicinare il minimo olimpico agli Assoluti di marzo». Intanto però un passo avanti sul fronte a cinque cerchi è stato fatto.
Nuotando 53”73, Lamberti ha fatto meglio di un centesimo rispetto allo standard olimpico fissato da World Aquatics. Significa che se nessun altro azzurro dovesse centrare il minimo e se la Federazione decidesse di portarlo ai Giochi come riserva della staffetta, potrebbe comunque essere iscritto anche ai 100 dorso: «Se non farò il minimo le decisioni le prenderanno i tecnici, quindi il destino olimpico non dipenderà più da me. Preferisco non pensarci».
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