Nel training camp degli atleti tra le foglie di tè di Kapsabet
Centinaia di uomini e donne sbucano dalle foglie di tè. Con le dita veloci raccolgono solo la parte più interna della pianta, quella più tenera. Il movimento è automatico e le foglioline attaccate al rametto finiscono nella cesta allacciata sulle spalle. La piantagione di Kapsabet, sulla collina Nandy Hills, in Kenya, pare infinita. Un lenzuolo verde accarezzato dall’aria e dal sole. Proprio lì sorge il training camp più recente di Rosa Associati.
È però il camp con la più alta concentrazione di risultati. Costruito dal bresciano Gabriele Rosa con la collaborazione di Stanley Biwott, vincitore della New York City Marathon 2015. «È un esempio di atleta lungimirante e generoso - dice Mariella Faustinoni di Rosa Associati - che ha contribuito personalmente alla costruzione della struttura per dare opportunità ad altri giovani che come lui». Due coach Peter Marusin e Benjamin Kolum coach e ex maratoneta per una ventina di atleti.
«Sono molto felice di essere qui - ha detto l’atleta Barnabass Kiptum - . Siamo contenti che siate qui e vi ringraziamo di esserci venuti a trovare. Vogliamo che questo sia un buon anno. Abbiamo una missione, lavoriamo insieme e siamo pronti». Richiamo alla serietà e alla concentrazione di Stanley Biwott: «Dovete essere seri e avere grande disciplina. Se avete qualsiasi problema dovete dircelo. Questo è un gruppo forte. Vi auguro il meglio».
Vicino al camp invece Janeth Jepkosgei mezzofondista, oro al mondiale di Osaka nel 2007 e argento alle Olimpiadi di Pechino 2008, ha fondato una scuola «All4runing»: «Abbiamo circa 90 studenti - racconta la campionessa - , classi miste. È una talent school: cresciamo i talenti del futuro e li accompagnamo anche nel loro percorso scolastico».
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