Nel 2024 di Federico Bicelli oro e bronzo in vasca: Parigi è la consacrazione
Alle gioie olimpiche hanno fatto seguito le soddisfazioni paralimpiche, dove l’uomo da copertina per il movimento bresciano è stato Federico Bicelli, che in vasca si è rivestito d’oro nei 400 stile libero e di bronzo nei 100 dorso. Il nuotatore di Borgosatollo è approdato in una nuova dimensione, facendo vita da professionista e dimostrando che col sudore e il lavoro si possono raggiungere grandi traguardi.
Crescita
La sua crescita nell’ultimo triennio è stata esponenziale, a Tokyo aveva raccolto un bronzo come riserva della staffetta, a Parigi è stato attore protagonista, vincendo nella specialità in cui era favorito e andando sul podio anche nello stile a lui meno congeniale.
Il bambino che desiderava la medaglia d’oro ai Giochi ha esaudito il suo sogno a venticinque anni nella piscina della Défense Arena di Nanterre. Il trionfo di Bicelli nei 400 stile libero è stato come quelli di De Gennaro, Bellandi e Danesi: era il più atteso, non ha tradito. Battendo anche chi in precedenza lo aveva sempre preceduto.
La vittoria di Bicelli è un invito a non mollare mai e a lavorare continuamente per migliorarsi. A costruirlo sul piano tecnico sono state le infinite sessioni con la sua allenatrice Tanya Vannini, tra Lamarmora e Travagliato.
Dopo l’oro conquistato nella specialità preferita, il nuotatore di Borgosatollo si è rituffato in acqua con lo spirito giusto, conscio che il dorso non fosse il suo forte, ma convinto che il suo livello di forma ottimo avesse potuto spingerlo in alto. Serviva scatenare in acqua tutta la forza del portacolori di Fiamme Azzurre, Gam Team e Polisportiva Bresciana No Frontiere: ne è uscito un preziosissimo bronzo.
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