Mille Miglia 2024, Aldo Bonomi: «Se la politica non ci vuole seguire per la fondazione andiamo da soli»

L’intervista al presidente di Automobile Club Brescia sulla pedana di via Veneto a Roma durante la 42esima edizione della corsa
Mille Miglia 2024, Aldo Bonomi: «Pronti a fare la fondazione da soli»
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Anche questa volta, non ha usato giri di parole. E dalla pedana di via Veneto a Roma Aldo Bonomi, numero uno di Automobile Club Brescia, è stato ancora più diretto rispetto alla conferenza stampa della vigilia.

«Se la politica non ci segue, come Aci Brescia siamo pronti ad andare da soli: la fondazione Mille Miglia si farà». Se ne parla da anni, ma il tempo dell’attesa pare essere davvero finito.

Presidente, dove sta l’intoppo?

«L'intoppo è in parte colpa della politica e in parte è responsabilità di qualcuno che non vuole capire che a qualcosa bisogna pur rinunciare. Per fare la fondazione noi siamo pronti anche ad andare da soli, perché è fondamentale. In Aci Brescia lo sappiamo già, ora devono saperlo anche in Comune, in Provincia e in 1000 Miglia srl: solo così blindiamo la corsa a Brescia e in Lombardia. Vedremo come procede, altrimenti ripeto, si va da soli».

È l’ultima edizione con Alberto Piantoni amministratore delegato?

«Sì, Piantoni desidera salutare la Freccia Rossa e non intende ricandidarsi. Ha fatto tanto e bene, io gli sono grato e mi auguro di trovare qualcuno all’altezza della situazione».

Non è facile andare d’accordo con lei...

«Come vicepresidente di Confindustria sono riuscito a mettere insieme 20mila aziende per fare i contratti. Poi qualche problema con qualcuno certamente c’è stato e ce l’ho ancora, ma questo fa parte della vita. A me interessa che riusciamo a fare che la cosa a cui tengo di più: la fondazione, appunto».

Cosa ha funzionato finora nell’edizione 2024?

«Di sicuro ha funzionato il percorso, perché siamo riusciti a toccare alcune mete straordinarie e molto attese, come Torino e Genova. Ci aspettavamo un’accoglienza freddina perché non sono abituati al passaggio e invece c’era grande entusiasmo. E poi il mare, i paesaggi della Maremma, il giro di boa nella capitale: è oggettivamente tutto stupendo».

Cosa non è andato, invece?

«Qualche ritardo e problemi di traffico. Qualcuno ha detto che avrebbe mandato i vigili e non l’ha fatto. Ha pure piovuto, ma il maltempo non è riuscito a fermare il tifo».

Biasion e Fisichella suggersicono di aggiungere giorni...

«No, più lunga di così non credo sia il caso».

Dove volete espandervi ancora?

«Dopo gli Stati Uniti puntiamo alla Cina, al Medio Oriente, all’Austria, alla Grecia. La gara è sempre più internazionale, per questo serve lavorare bene e consolidare Brescia».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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