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Michele Lamberti dal Settecolli vola ad un passo dalle OIimpiadi di Parigi

Mario Nicoliello
Nei 100 dorso il bresciano a 6 centesimi dal minimo per i Giochi, la decisione nelle mani del ct Butini
Michele Lamberti con Thomas Ceccon: i due si allenano insieme a Verona
Michele Lamberti con Thomas Ceccon: i due si allenano insieme a Verona
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Il personale è stato sgretolato, il minimo olimpico soltanto sfiorato, eppure Parigi adesso è a un passo. Michele Lamberti rimane ad una bracciata dal completare la missione sui 100 dorso, ma quanto fatto vedere nella piscina del Foro Italico, nella giornata inaugurale della sessantesima edizione del Trofeo Settecolli, lascia il sorriso sulle labbra, perché almeno come riserva della staffetta la trasferta a cinque cerchi è ormai blindata.

La gara

Il più forte in circolazione quando si tratta di nuotare a pancia in su è il vicentino Thomas Ceccon, la stella del nuoto azzurro, che nell’acqua romana si impone a suon di record del meeting toccando la piastra in 52’’43, unico sotto il muro dei 53’’ in finale, ad a 83 centesimi dal suo record del mondo di 51’’60 siglato nella vittoriosa rassegna iridata di Budapest 2022.

A quell’epoca il 23enne di Schio sgobbava in solitaria al Centro Federale di Verona agli ordini di Alberto Burlina, oggi invece Ceccon è la chioccia di Michele Lamberti, perché da quando il bresciano si allena con lui, per il fuoriclasse è migliorata la qualità della preparazione, mentre per il portacolori di Gam Team e Fiamme Gialle la crescita non si arresta.

Lamberti ha nuotato ieri il miglior 100 dorso della carriera in vasca lunga, passando a metà gara in 25’’79 e concludendo la fatica in 53’’35. Il cronometro gli ha restituito quindi un responso di ventuno centesimi inferiore rispetto al precedente primato personale, il 53’’56 stampato ai recenti Assoluti primaverili di Riccione, in marzo.

Il minimo olimpico - fissato dalla Federnuoto a quota 53”2, al di sotto di quello proposto da World Aquatics - è rimasto indigesto per appena sei centesimi, ma il fatto che Lamberti sia stato di gran lunga il miglior italiano alle spalle di Ceccon dovrebbe garantirgli la chiamata olimpica almeno come dorsista di riserva per affrontare le batterie delle due staffette miste. Considerando però quanto di buono dimostrato da Lamberti nel percorso graduale di miglioramento, non è da escludere che, in caso di convocazione per le 4x100, il direttore tecnico Cesare Butini gli possa anche concedere la chance individuale nei 100 dorso. Il destino si conoscerà a breve, visto che le liste sono attese per la settimana prossima.

Il dopo gara

«Sono molto contento, era fondamentale far vedere che ci sono e che ho fatto un altro passo avanti. Adesso vediamo cosa succederà in vista di Parigi. Il tempo è molto buono, ma pensavo di valere qualche centesimo in meno. Nel secondo cinquanta non sono stato impeccabile, forse ho pagato un po’ la tensione e la grande voglia di fare ed ho anche toccato il delimitatore della corsia. Spero che quanto fatto valga per andare alle Olimpiadi, sono comunque soddisfatto di quanto nuotato», ha raccontato Lamberti dopo la gara.

Il fratello maggiore di Michele, Matteo Lamberti, ha chiuso al quarto posto, ma migliore degli italiani, i 400 stile libero, in 3’46’’85, un crono che lo rilancia in vista dei 200 stile di domani, al termine dei quali si decideranno gli staffettisti olimpici della 4x200. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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